21 km sulla Promenade des Anglais

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In 21 km

foto 3La Baia di Nizza si chiama La Baia degli Angeli, e deve essere veramente così, perchè una serie di sfortunati eventi coronati da un finale “A lieto fine” di questo tipo non possono essere del tutto casuali.

La Mezza di Nizza è stata la mia prima Mezza Maratona. Era il 2006, 8 anni fa. Avevo impiegato un tempo di tutto rispetto per una prima, 2h00 minuti e 31 secondi. Ero decisamente più giovane, pensavo che il mondo sarebbe andato in un’altra direzione…

Vabbè, lasciamo perdere le nostalgie, comunque quest’anno volevo coronare la 21 km così, correndo per la seconda volta  a Nizza.

Obiettivo: nessuno, solo vedere cosa si prova ad avere 8 anni in più nelle gambe.

Condizioni: discrete, ma non perfette. Sto preparando i 10 km, allenamento totalmente diverso. In più qualche acciacco e una situazione personale difficile…

Comunque, chissene, la vita va avanti e bisogna viversela, quindi: determinazione. Punto.

Sveglia alle 6.00, colazione leggera, fuori piove, anzi, diluvia. Pace, bagnata di sudore o bagnata di pioggia è uguale. Treno preso da Menton con largo anticipo per godersi la partenza, alle 7.29.

I treni in costa azzurra sono dei cecchini. Uno ogni 20 minuti, zero ritardi, veloci come un’intercity. Arrivo previsto a Nizza h. 8.02, con calma.

Arrivata in stazione biglietteria che accetta solo carta di credito.

Elemosina la carta al vicino, anche lui vestito come uno scemo come me: cappellino, k-way e scarpe colorate. Siamo tutti uguali noi runners 🙂 Per fortuna che lui aveva la carta.

Il treno arriva con 10 minuti di ritardo. Strano… Ma piove. Saliamo.

Roquebrune, Monaco. Monaco. Sempre Monaco. 30 minuti e sempre Monaco.

Finalmente capiamo: ferrovia allagata, treni annullati. Ma porc… Scendiamo in 5 “scemi”, tutti in abiti multicolor, alla ricerca di un taxi da “partager”.

Alla fermata nessun Taxi, chiamiamo. nessuna risposta. Dopo 20 minuti di inutili telefonate, ne vediamo uno fermo: ma no, sta comprando il pane, non può.

Sono le 8.50… tra 40 minuti si parte. Chiamo i miei. Santi genitori che stavano venendo a vedermi al traguardo…

H. 9.00 partiamo da Monaco in 3, gli altri 2 non ci stanno e desistono. Una specie di tragedia…

H. 9.30 arriviamo al porto vecchio, strade sbarrate. La gara parte. Scendiamo dall’auto di corsa: 2 km fino al traguardo a 4.15 al chilometro (il mio Body Manager deve essere orgoglioso di me!).

Arriviamo alla partenza con 12 minuti di ritardo. Volontari che ci sfottono: i soliti Italiani in ritardo!

Ce ne freghiamo e passiamo al via.

Corro con il mio salvatore carta-di-credito-munito e scopro che si chiama Gianni. Abbiamo già le gambe a pezzi a causa dei 2 km per arrivare al via. Ma chi ci ferma a noi? Ridiamo con il pubblico che ci guarda e pensa che siamo gli ultimi della gara (in realtà c’è ancora il nostro compare Paolo dietro, che ha dovuto ritirare il pettorale).

Corriamo ai 4.50, belli spediti. Riprendiamo qualche corridore della 10 km. Poi qualcun’altro. Poi altri ancora. Dribbliamo i runners  come se fossimo dei calciatori (in effetti Gianni ha la maglia del Toro addosso). Qualcuno ci ferma anche e grida “Forza Toro”. I tifosi del Toro sono tutti uguali, è una fede, non un tifo 🙂

5 km, 8 km, ai 10 km siamo al centro della gara e ci arriviamo che il mio orologio segna 48 minuti (il tabellone dei 10 segna 1 ora esatta).

12 km, 13 km…14. Siamo a 2/3 e pensare che immaginavamo di non riuscire nemmeno a partire. Passiamo i pace maker delle 2 ore. Meno 12 minuti, sarebbero 1h48. pas mal!

Gianni mi lascia un po’ indietro, io ho male alle costole (l’anno scorso ne ho rotta una), ma mi sgancio la fascia del cardio che mi preme il torace, riparto e lo prendo.

18 km, 19, 20… Guardo il GPS: 4’59” al km.

Tiro l’ultimo chilometro come se fosse la corsa della mia vita.

Passo sotto al traguardo che il tabellone segna 1h56 minuti e qualche. Meno 12? 1h 44minuti e 49 secondi

Non ho parole. 2 ore e mezza prima piangevo in macchina dando questa gara per spacciata, 2 ore prima sono passata dal via per ultima in assoluto. Ultima.

Gli ultimi saranno i primi? Questo non lo so, io prima non sono arrivata. Ma di sicuro è stata una bellissima sorpresa.

Oggi, 27 aprile 2014, ho fatto il mio personal best sulla Mezza Maratona partendo per ultima, dopo 12 minuti dal primo. Mi viene solo una parola: tiè!

Per premio: cozze alla marinara e vino rosé ghiacciato, in barba alla dieta. Non ditelo al mio Body Manager 😉

Diplome

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  • Rispondi

    Complimenti, puoi essere orgogliosa di te, perche andava tutto storto e non hai mollata niente!

  • nathalie
    Rispondi

    ciao! Vivo a Nizza ed oggi è stato la mia prima mezza 🙂

    Che bello cio che hai fatto oggi, congratulazioni!! E un tempo bellissimo, sopratutto con i problemi di treni prima 🙂

  • Paolo
    Rispondi

    Eccomi, Paolo, quello che è partito veramente per ultimo (dopo la ricerca del pettorale perduto!)… Che avventura, ma un finale a lieto fine ed un gran tempo anche per me! Spesso in gare e occasioni simili amo pensare: “UNO in mezzo a tanti, TANTI intorno a ME”, ieri è stato “UNO contro tutti”: la sfortuna, gli allagamenti, la SNCF, l’aria contro degli ultimi km, lo slalom tra migliaia di persone per correre più forte ed acchiappare il tempo che in parecchi mesi avevo preparato…E il dispiacere di avere perso gli amici per strada, ma la gioia di averne trovati altri che mi hanno permesso di farcela a correre la prima mezza della vita! Grazie Carlotta & Papa’ taxista!

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