L’arte di evolvere: 8 anni in 16 minuti

Una persona un giorno mi ha detto una cosa saggia:

Le persone non cambiano, evolvono

Non so di chi sia questa massima, ma la trovo profondamente vera.

L’essere umano tende ad aspettarsi un cambiamento nella sua vita. Stiamo sempre ad aspettarlo: un cambiamento di lavoro, un cambiamento affettivo, un cambiamento di città. Alla fine, a forza di aspettare questo cambiamento, tendiamo ad aspettarci che tutto possa cambiare, persone comprese.

Ma se c’è una cosa profondamente sbagliata, è proprio pensare che l’essere umano cambi: oggi è bianco e domani è nero; oggi non mi ama, domani mi ama… Ci fa piacere pensarlo, ma non è così, è una trasposizione dei nostri desideri e del modo che abbiamo di stare fermi ad aspettare che la vita cambi.

Le persone evolvono, lentamente, si approfondiscono, cambiano dei dettagli, aggiungono informazioni.

Noi siamo come un’edera: cresciamo e perlustriamo luoghi nuovi, ci arrampichiamo e ci muoviamo, lentamente, impercettibilmente. Ma compiamo un’evoluzione incredibile.

Non possiamo addormentarci edere e svegliarci rose, ma possiamo raggiungere miglioramenti impensati grazie alla costanza e all’impegno.

Esattamente questo è il lavoro del runner: migliorarsi.

Non ci addormenteremo “tapascioni” per risvegliarsi campioni, ma lentamente percorreremo una via di crescita.

E’ qui che vi voglio runners.

Cosa significa crescere come runners?

Migliorare i tempi? Anche. Dimagrire? Anche. Percorrere sempre più chilometri? Anche.

Ma evolvere è un processo mentale. Bisogna migliorare il proprio pensiero, acquisire sicurezza in se stessi, convincerci che ce la possiamo fare, frantumare le paure. Questo significa evolvere. E l’evoluzione si rispecchierà in tempi migliori, in un corpo più performante, in un sorriso più grande.

Vi lascio con questa foto: sono passati 8 anni esatti tra la prima e la seconda foto. Il luogo è lo stesso, la gara la stessa. Sempre 21 km, sempre l’arrivo, sempre lo stesso asfalto. A parte il tempo (2006: 2h00min31sec; 2014: 1h44min49sec) a voi di trovare le altre differenze.

nizza

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Showing 5 comments
  • ermes
    Rispondi

    Bellissima

  • Francesca
    Rispondi

    Bravissima Charlotte. Una splendida sintesi del tuo percorso: un percorso che tu hai elaborato attraverso, ma ovviamente non solo, la corsa. Ognuno di noi dovrebbe riflettere su quanto hai scritto… Un bacio

pingbacks / trackbacks
  • […] Il 2014 mi aveva già vista felice a Nizza. Dopo 8 anni dalla mia prima mezza maratona, sempre a Nizza, mi ero presentata alla partenza come una donna diversa, in ritardo, divertita, più forte, più io (trovate l’articolo qui). […]

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