TESTING SHOES: Asics Gel-Lyte33 3

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Ho già lungamente parlato del Natural Running (se ti sei perso l’articolo lo trovi cliccando qui) e no, non mi sono totalmente convertita e mai lo farò.

L’idea di correre quasi scalzi mi piace fino ad un certo punto. Ma ci sono dei vantaggi.

Ora vi faccio una domanda: voi allenati i vostri piedi? Se sì, come li allenate?

A me questa domanda l’ha fatta Giorgio Garello, il tecnicissimo specialista del piede di Asics Italia.

Io gli ho risposto che sì, io alleno il piede. Come? Correndo ovvio, magari cambiando fondo.

Pare che questa sia la risposta di 50% dei podisti. L’altro 50% non lo allena proprio.

Ovviamente la mia era una risposta sbagliata, perchè correre non basta di sicuro per allenare tutti i muscoletti del piede e se pensate a quanto invece il piede è fondamentale per correre vi renderete facilmente conto che forse c’è qualcosa che non gira.

E così entrano in gioco le scarpe di categoria A0, le minimaliste o Natural Running.

La Asics Gel-Lyte 33 3 è la più leggera della gamma Asics. Una scarpa per ritmi veloci sotto ai 4’30”, che vi permetterà di avere contemporaneamente leggerezza e buon lavoro del piede nei vostri lavori di qualità: ripetute, allunghi, gare brevi.

Guardiamole: 

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Meno affusolate delle amiche SuperJ33, le Asics Gel-Lyte 33 3 hanno una buona larghezza sull’avampiede. Questo all’occhio garantisce un buon comfort e una libertà maggiore alle dita, che possono così far presa sul terreno agevolmente.

Sui lati della tomaia, una nervatura di rinforzo assicura una buona stabilità del collo del piede e del tallone (ricordiamoci che la SuperJ33 ha la nervatura su tutta la tomaia, infatti è studiata per pronatori).

La mesh è soffice e morbida, molto areata, i lacci a sezione oblunga garantiscono buona tenuta.

La Suola è leggera e con differenziale tra tallone e avampiede molto basso (caratteristica essenziale per le Natural)

Infiliamole:

La spugna interna è morbida ed effettivamente le dita del piede si muovono bene. Tuttavia il tallone è poco protetto, così come la caviglia.

Molto cambia da slacciate ad allacciate. L’allacciatura è ampia e stringe bene il piede. Questo fa sì che la tenuta su strada sia buona.

La suola effettivamente ha poco differenziale e costringe il piede ad appoggiare bene sulla pianta.

La leggerezza è notevole e l’impressione è quella di non averle.

Forse la pianta sull’avampiede è un pochino troppo ampia (e io non ho la pianta stretta).

Corriamoci:

Cattura

E’ sempre lo stesso discorso. Le natural devono piacere.

Nel momento dell’appoggio e in quello della spinta il piede lavora nella sua completezza, i polpacci faticano e la schiena lavora per coordinare il movimento.

Essendo la spinta migliorata e più efficace, la velocità aumenta; in più la leggerezza garantisce un’ampiezza di falcata agevole.

Un ottimo training per tutti i muscoli stabilizzatori e per i tendini di caviglie e ginocchia.

Buon comfort in fase di appoggio, anche se ovviamente non stiamo parlando di una super ammortizzata!

Consigliabile per lavori estremamente qualitativi, per runner leggeri, veloci e con appoggio neutro. Scosigliata ai pronatori, dove invece possiamo facilmente consigliare la SuperJ 33.

Voti:

Ammortizzazione: 6 1/2

Protezione: 5 1/2

Reattività: 9

Leggerezza: 10

Comfort: 7 1/2

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