Cortina Skyrace: scegliere le scarpe
La corsa su strada è uno sport semplice: una maglietta, un calzoncino e un paio di scarpe più o meno adatte e via, si corre. Costa poco, richiede uno sforzo minimo di acquisto, si può fare sempre e comunque.
Quando un runner di strada si avvicina al trail running, ecco, rimane spiazzato.
Verissimo che noi podisti da parco siamo quasi maniacali nella scelta delle nostre scarpe da running, ma altrettanto vero è che tutto sommato, se sbagliamo acquisto, non ci succede nulla di che, al massimo siamo scomodi e ci viene un po’ di tendinite.
Il mondo del trail è molto distante da questi concetti: le scarpe sono fondamentali. Se sbagliamo scarpa il rischio è alto.
Mi chiedete perchè? Facile intuirlo: siamo in montagna e la montagna, come insegnano i nonni, può essere spietata.
Dopo l’avvento dello skyrunning e la fama imperante di personaggi come Kilian, che scalano ghiacciai e dune di sassi friabili con delle scarpette da corsa, più di una volta, nelle mie incursioni semi alpinistiche di vedere instabili turisti cercare di scendere da nevai grandi come un fazzoletto con le scarpe da walking.
Ecco, il paradosso del trail running parte da qui.
Il trail nasce dalla crasi tra corsa e trekking (in alcuni casi direi alpinismo viste le pendenze), ma con la corsa su strada ha molto poco a che vedere.
Ci troviamo infatti in un ambiente montano, fatto di pietraie, nevai, alle volte strade poderali, ma la maggior parte dei casi sentieri. Alle volte anche tratti di ferrata. Questi sono eprcorsi che normalmente vengono affrontati con scarponi e talvolta ramponcini.
Noi ci troviamo ad affrontarli con delle scarpe da corsa.
Da qui capite come scegliere quella giusta sia fondamentale.
In commercio ne esistono tantissimi marchi e modelli, ma per scegliere quelle giuste, vi do qualche consiglio.
Dovete rispondere a queste 3 domande:
- innanzitutto pensate a che tipo di trail running andrete a fare. Dire trail running vuol dire tutto e niente. Su che fondo correrete? Strade battute, sentieri nei boschi, pietraie? E su che distanza?
- che confidenza avete con la montagna? Siete appassionati alpinisti oppure siete alle prime armi? Siete avvezzi ai terreni sconnessi? Oppure meglio una scarpa con maggior supporto per le caviglie?
- domandone: correrete o camminerete? In salita la maggior parte delle persone cammina o corricchia al massimo. I top runner corrono. Voi cosa farete?
Genericamente con queste tre domande potete orientarvi bene.
Io sto preparando la Cortina Skyrace.
E’ una gara di Sky Running, quindi tecnicamente dura e verticale, ma ha alcune particolarità. Innanzitutto i primi chilometri sono su strada battuta e sentiero largo, per avvicinarsi alla salita. La pendenza è minima per circa 3 km. Poi iniziamo a salire fino anche in cresta. Le Dolomiti sono particolari proprio perchè sono di roccia friabile, quindi il sentiero verso le creste è di sfasciumi, instabile e irto.
Rispondo quindi alla prima domanda: serve una scarpa di media rigidità. Non troppo dura così che si adatti bene anche ai primi chilometri in falso piano dove si correrà, ma nemmeno troppo morbida perchè mi servirà una buona tenuta dove il sentiero si farà più pendente.
Meglio una intersuola alta e morbida, ma una suola con ottimo grip, magari tacchettata.
Seconda domanda: io in montagna vado da sempre e raramente porto scarponi alti (a meno di non dover usare i ramponi). Non necessito di scarpe particolarmente protettive sulle caviglie, meglio una scarpa confortevole. Piuttosto, visto che non sono una che fa molta attenzione a dove mette i piedi, meglio una scarpa con tomaia più rigida, puntale alto e profilo anche. Il mio rischio è sempre quello di sbattere con le punte su qualche sasso procurandomi qualche unghia nera.
Terza domanda: correrò? Io mi conosco, vado lenta in salita e mi lascio andare in discesa. Mi serve quindi una scarpa robusta che sostenga il mio peso in salita, ma abbastanza protettiva per la discesa. Così che possa spingere bene quando vado sù e lanciarmi quando vado giù.
La scarpa che ho scelto è quindi la The North Face ULTRA ENDURANCE.
E’ una scarpa non particolarmente leggera, robusta e “forte”. Si vede subito che è una scarpa da lunghe distanze. La Cortina Skyrace non è una lunga distanza, ma io vorrei una scarpa affidabile, proprio perchè sono i miei primi trail. E poi voglio poterla indossare anche per camminare.
La tomaia è molto rinforza: il puntale è decisamente alto e riparato, cosa che tutela le unghie dei miei piedini da podista da strada. La conchiglia sul tallone è rigida e protettiva. Sui fianchi il motivo a righine è costruito su una gabbia che fascia il piede e lo tiene ben fermo. Allacciatura alta e linguetta morbida.
La suola ha un profilo alto e morbido, cosa che le rende perfette anche per tratti su asfalto o su strada battuta, ma la suola è coperta da tacchetti che assicurano un grip eccellente anche su fango e sfasciumi.
Sono scarpe abbastanza universali e trasversali: vanno bene su distanze medie e lunghe, sia su sentiero in terra morbida sia su pietraia e ghiaioni o su terreno franoso.
I tacchetti le rendono stabili sui nevai che si possono incontrare ancora a giugno e la tomaia robusta è perfetta per chi vuole divertirsi ma non è propriamente leggero come Kilian Jornet.
La userei indiscriminatamente per il trail, ma anche per il trekking.
La calzata è morbida e confortevole, la suola non troppo rigida. Indossate per passeggiare non hanno nulla da invidiare ad un paio di morbide scarpe da running.
Bene, scarpe scelte.
Ora manca l’abbigliamento.
Ma ho già qualche idea 😉