Come la gravidanza non mi ha cambiata: incinta non vuol dire diversa.

La gravidanza è un periodo della vita che è vittima di tante interpretazioni. Oramai giunta al sesto mese inizio a farmi un’idea concreta di cosa significa aspettare un bambino e vorrei condividerlo con voi.

Vorrei, come faccio per la mia esperienza di runner, dare a tutte e a tutti un visione della gravidanza personale e positiva. Perché? Perché molte di noi guardano a questo periodo della vita femminile come ad un mistero, con un timore reverenziale del tutto infondato.

Cosa si dice di gravidanza e parto. E cosa non si dice.

Lo ammetto: io ho sempre avuto il terrore di rimanere incinta. Non perché non volessi un figlio o perché io non ami i bambini, tutt’altro. Sono sempre stata terrorizzata dal diventare madre in quanto temevo di dover rinunciare a me stessa. Io ho conquistato la mia identità di individuo con molti sacrifici: ho dovuto ricominciare da capo la mia vita, ho vissuto mesi decisamente difficili. Avere un figlio nella mia mente significava cambiare di nuovo tutto, significava RINUNCIARE.

Questo perché vige una sorta di patto non scritto che sembra costringere i neo genitori a dirti tutto il peggio della loro esperienza.

Frasi che mi sono state dette prima di rimanere incinta:

  • “tu non puoi capire, solo chi è genitore capisce quanto sia difficile”
  • “per i figli si rinuncia a tutto”
  • “tu riesci a fare sport perché non hai figli”
  • “in gravidanza non hai più forze. Ti senti prosciugata. Negli ultimi mesi diventa impossibile qualsiasi cosa”
  • “Nel parto naturale ti tagliano tutto lì sotto. Poi non riesci nemmeno più a muoverti. Figurati a correre o fare i balzi”

Frasi che mi sono state dette DOPO aver saputo che sono incinta:

  • “Ora devi pensare prima a lui e poi a te”
  • “Dormi adesso che dopo non dormirai più”
  • “Dovrai cambiare certamente i tuoi allenamenti. Con un figlio diventa tutto più difficile”
  • “Auguri, ora iniziano le spese!”
  • “Ora stai ancora bene, ma quando la pancia crescerà non potrai più fare tante cose”
  • “Non corri più, immagino.”
  • “Non stancarti troppo, che poi non ce la fai”
  • “Non essere egoista. Devi rinunciare a te per lui”
  • “Vedrai il parto… un dolore incredibile. Ah ma poi si dimentica eh”

Quello che invece non si dice, vai a capire perché, è che la gravidanza è un periodo bellissimo. Un periodo di grandi riflessioni, di pensieri positivi. Gli ormoni, se da un lato ci rendono stanche, ci fanno sentire positive e forti. Il nostro corpo – progettato dalla notte dei tempi per questo evento – sa esattamente cosa fare per far crescere una vita dentro di noi. Non comprendo perché la maggior parte delle persone, anche se non tutte, ci tengano a metterti in guardia su tutti i possibili problemi della maternità e della genitorialità. Suonano come i disclaimer ad inizio film violento, dei moniti. E’ quasi come se la loro voce, dietro le righe, ti dicesse “lo hai voluto? Ora paghi le conseguenze”.

Anche se hai 38 anni come me, anche se nella vita hai superato montagne intere di difficoltà.

La mia gravidanza (fino ad oggi): un periodo magnifico

gravidanza positiva

Per questo voglio condividere la mia gravidanza, perchè non è tutto difficile, pauroso, perchè non bisogna rinunciare a se stessi, non è necessario riguardarsi così tanto. La gravidanza è come tutti gli altri eventi della nostra vita: può andare bene o male indipendentemente da noi, ma se la prenderemo come un periodo normale sarà tutto più semplice. Mi fa dispiacere quando sento amiche e conoscenti preoccupate verso la cosa. Spesso mi si chiede se “davvero è così dura” e io mi trovo spiazzata. Perchè la mia gravidanza fino ad oggi non è stata dura per niente, anzi, è stata dolce e bella, emozionante e piacevole.

Come la gravidanza non mi ha cambiata, ma mi ha resa più me stessa.

Ho avuto la fortuna di non soffrire di nausea, questo sì e di avere tutti i valori nella norma. Il feto è sembrato fin da subito ben attaccato e con una crescita assolutamente corretta. Ho continuato a correre per come mi sembrava giusto fare, assecondando i miei bisogni e i suoi: certi giorni corro anche “forte”, altri non faccio più di 6km a ritmo tartaruga perchè mi sento così. Ragiono allo stesso modo di prima, continuo a desiderare viaggi avventurosi, maratone sfidanti e mi vengono idee fuori dagli schemi.

leggi qui il mio articolo sulla corsa in gravidanza

La sola cosa che è cambiata? Che ragiono per me e per lui in contemporanea. Desidero un viaggio avventuroso? Bene, mi chiedo dove e come potremo vivere questa avventura insieme. Progetto un trekking? Calcolo i tempi e i percorsi in base a quanto si potrà fare con un bimbo nello zaino. Desidero preparare una maratona? Incastro mentalmente allenamenti e allattamento. Sapendo che comunque nulla si può programmare con certezza.

Ho accettato la sfida con lo stesso entusiasmo e positività con cui ho accettato ogni sfida della mia vita. Con in più la consapevolezza che d’ora in poi al mio fianco ci sarà un individuo diverso, ma che è fatto del mio stesso sangue.

Penso sia fondamentale dire al mondo che la maternità è un periodo normale, che non ha nulla di fuori dal comune di per sè. Quello che è speciale è l’amore che una nuova vita porta nella nostra esistenza, quello che è speciale è l’emozione, quello che è speciale è il valore aggiunto che si può sviluppare.

Non abbiate paura.

gravidanza positiva

Questo voglio dire a tutte le donne che come me si sentono intimorite dalla gravidanza. A tutte le sportive che temono di perdere la loro identità di sportive. A tutte coloro che hanno paura della rinuncia.

Non rinuncerete a nulla, modificherete solo la strada per arrivare ai vostri obiettivi perché dovrete camminare per quella strada tenendo per mano vostro figlio. Ma gli obiettivi saranno gli stessi e le emozioni ancora più intense.

Non abbiate paura del dolore e dei problemi, perché più sarete serene e meno problemi ci saranno. Il nostro corpo è fatto per questo, la vita è fatta per questo.

Avete mai visto una leonessa smettere di correre e di cacciare a causa dei suoi cuccioli? Avete mai visto una gatta essere meno gatta perché gravida?

Siamo animali. E come tali non dobbiamo preoccuparci di tutto quello che è vita.

 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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