2015: Resoconto di un anno di vita
Banale, banalissimo, non volevo nemmeno scriverlo.
Poi apro Instagram e vedo BEST NINE e BEST MOMENT.
Ho provato a fare i miei. Foto di corsa. Strano… 🙂
La cosa strana è che non sono le più belle, ma percorrono tutto l’anno.
Ho pensato a questo anno, a come mi sono sentita, ai giorni di quelle corse, a cosa avevo negli occhi, a chi ero il 1 gennaio 2015 e a chi sono oggi.
Sarà che oggi non è una giornata felice: Torino è grigia come una mamma triste. Ho fatto la mia corsa, in compagnia, con la compagnia che amo più di ogni altra, in silenzio, in un’atmosfera ovattata dei vuoti lasciati da chi è in giro a festeggiare capodanno altrove.
Ma ora sono sola, con il pollo in forno e un bicchiere di vino. Barbera, d’Asti ovvio, di quella terra che un giorno mi ha detto “Moglie e buoi dai paesi tuoi”, anche se alla fine lui è mezzo veneto e io tutta piemontese, ma non di nascita.
Un anno fa non ero sola, ero in compagnia e tutto sembrava in discesa. Lavoro nuovo, stipendio nuovo, fidanzato presente, cena da amici, voglia di correre e di recuperare sulla vita.
Oggi mi guardo e sono solo e tutti mi dicono che sarà in salita: lavoro lasciato, fidanzato lasciato, cena da persone che non conosco. Ma voglia di correre, senza recuperare sulla vita.
Sola, con la voglia di vivere.
Che poi sola non sono: ho il cuore pieno di luce e la voglia di sorridere che non avevo da tempo. Ho amici che mi accolgono con braccia e viso, un lavoro in fase di divenire, le gambe forti e il fiato che riprende.
Il 2015 è cominciato con una salita che faceva finta di essere una discesa
Il 2015 è finito con una discesa che tutti vedono come una salita.Ma io no.
Io lo vedo come un ponte verso la felicità .