L’IronRunner Iron-ico: a tu per tu con Alberto “Merex” Mereghetti

Il giorno che Alberto mi contatta per mandarmi i suoi manicotti penso con tutta sincerità che si tratti del responsabile aziendale di Kedra-T, azienda tutta italiana che produce accessori di abbigliamento sportivo.

Scrivere una recensione su un paio di mezze maniche in effetti non sarebbe stato facile…

I filati Kedra-T sono filati super-traspiranti, adatti sia in condizioni climatiche fredde sia in condizioni climatiche calde, perchè hanno un’ottima proprietà di termoregolazione. Inoltre non comprimono e sono particolarmente comodi anche da tener sù per ore ed ore.

Detto questo, andare oltre sui dettagli sarebbe ridondante, ma mi viene in aiuto Alberto, che in realtà è un ultra runner, testimonial Kera-T.

Inizia a raccontarmi che li ha usati al Magraid e che essendo bianchi e leggeri sono perfetti in condizioni di forte caldo per tenere la braccia fresche e non scottarsi.

Dopo poco iniziamo a parlare di corsa e Alberto mi racconta la sua vita da runner.

Alberto Mereghetti detto “Merex” ha iniziato a correre dopo un periodo di pigrizia.

La prima corsa è stata con un amico, che lo ha portato a correre 10km. Alla fine di questa corsa Alberto è svenuto per la fatica.

Un uomo di 29 anni, il cui sport prediletto era il DIVANING, che corre per diecimila metri in scarpe da basket e calzoni di cotone in effetti è un azzardo, ma ben presto le cose cambiano.

L’iter è lo stesso di tutti noi: dopo la tuta di cotone, Alberto passa all’outfit “Calcaterra”, ma mancano ancora le gambe. Siamo tutti così, appena ci prendiamo bene iniziamo ad acquistare indumenti da “podista vero”, poi gadget, GPS, occhiali…

E come tutti noi Alberto si iscrive alle prime gare “social”, poi qualche mezza maratona, poi il triathlon, in un frenetico susseguirsi di chilometri e tabelle.

Un continuo essere schiavo del cronometro, del pettorale… Allenamenti infiniti per “scalare” la classifica di due posizioni, da millesimo a novecentonovantottesimo.

Piano piano l’ambiente della competizioni tra tapascioni lo annoia e arriva l’illuminazione:

IL PIACERE DELLA CORSA

Che siano dieci o cento chilometri, Alberto se la gode. Abbandona il cronometro, abbandona i pettorali, abbandona ogni idea di competizione e corre e basta

L’idea è quella di far capire a più gente possibile che CORRERE E’ BELLO.

Si firma “IronRunner” per iron-izzare sull’idea del super-atleta che non si sente.

Alberto lo avevo incontrato al Magraid a giugno, una gara lunga e stancante.

Non sapevo che fosse lui, ma ho un ricorso: il sorriso non gli manca mai. E questo è quello che apprezzo di più.

Mi racconta quando in Marocco si è fatto portare nella zona archeologica di Volubilis da un taxi per correre 4 ore senza GPS e “perdersi” (non per davvero) nella bellezza del deserto.

O di quando in Malesia ha corso 3 ore nella giungla, fermandosi per apprezzare la natura circostante.

 

Alberto si dedica ad “avventure” di corsa per godere del paesaggio e per promuovere iniziative benefica.

L’ultima avventura è stata una corsa da Luino a Robiei, 100 km di bici e 100 km di corsa NON STOP per raccogliere fondi per un’iniziativa benefica, la Traversata del Sorriso.

Il pensiero di Alberto è quello di coinvolgere più persone possibili in questo “divertimento”.

Molti sono gli sponsor che hanno creduto in questa filosofia, tra le quali appunto Kedra-T.

E io ora sogni nuovi viaggi… come il mantello magico delle fiabe, indosso i manicotti del “Merex” e il sogno comincia. Di corsa.

 

Recommended Posts
Comments
  • Marina
    Rispondi

    Bello vedere la mia Traversata del Sorriso citata nel tuo blog! Grazie ad Alberto e Filippo si sparge la voce del mio progetto per aiutare chi non può correre come noi!

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.