Alla Ibiza Marathon con Giorgio, ultratrailer

Mancano 3 mesi esatti alla Ibiza Marathon e mentre io correrò i 12 chilometri della Ibiza 12k, Giorgio e Anita, i due ambassador che ho scelto, correranno la loro Ibiza Marathon “quella vera”.

Giorgio e Anita sono due runner molto diversi e li ho scelti proprio perché potranno raccontare due facce differenti di una storia lunga 42 chilometri e 195 metri.

Giorgio è un ultratrailer.

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Ha completato gare decisamente impegnative come la Lavaredo Ultra Trail, predilige le distanze molto lunghe e, soprattutto, non corre su strada. Normalmente.
La sua scelta di dedicarsi alla Maratona di Ibiza è quindi una scommessa.
Malgrado per lui 42 chilometri siano una distanza “easy”, il passaggio dal trail running alla corsa su strada non è per nulla scontato.
Qui sta quindi la sua sfida. Giorgio si metterà in gioco su un terreno diverso, per vedere “fin dove arriva” la sua velocità.
Molti sono gli esempi “altolocati” di runner di montagna che, impegnati su strada, hanno dato risultati eccellenti. Basti pensare al mio concittadino Xavier Chevrier, campione di corsa in montagna, che alla scorsa RomaOstia ci ha regalato un bel 63 minuti e una manciata di secondi.
Questa non è la prima maratona di Giorgio, ma l’ultima è un po’ datata.

Ma cosa cambia nella preparazione di una maratona rispetto ad un trail?
Dirvi tutto sarebbe scontato.

La velocità innanzitutto.

Il trail running è una corsa a velocità non costante. Si accelera in piano e in discesa, si decelera, alle volte fino a camminare, nelle salite.
Lo sforzo quindi non è costante, né continuo. Ci sono molti tratti per recuperare e per “riposare” le gambe.
La corsa su strada invece prevede una velocità costante (si spera), o al massimo in progressione positiva. La difficoltà quindi non sta soltanto nell’andare veloce, ma soprattutto nel mantenere la velocità per 42 chilometri.

La tecnica.

La tecnica di corsa è totalmente diversa. L’asfalto è più duro e il ritorno è maggiore. Il trail invece prevede una spinta verso l’alto è una spinta nei piedi maggiore, ma dal canto suo è più morbido e legegro per le articolazioni (salvo storte e cadute).
In linea di massima, però, il problema è nel passare dalla strada al trail e non viceversa, quindi con un minimo di allenamento Giorgio non avrà problemi.

La testa.

Il trail running incontra il favore una folta schiera proprio perché i paesaggi sono sempre magici. Correre immersi nella natura distrae e mette il buonumore. Non si può dire lo stesso per la corsa in città. In questo caso la maratona di Ibiza non ha certo problemi di paesaggi incantevoli, ma l’allenamento Giorgio lo farà in città.
Mantenere la testa rilassata e non lasciarsi andare a pensieri sconfortanti durante i lunghi in preparazione alla maratona sarà una sfida non indifferente.

Allora, Giorgio, accetti la sfida?

L’hai già accettata, lo so, ma ora scendi dai percorsi innevati in cui ti vediamo correre di questi tempi e pensa all’asfalto che ti attende.

Noi facciamo il tifo per te!

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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Showing 2 comments
  • p@sco
    Rispondi

    Grande Super Giorgio! 😀
    Forza!!!

  • olivier
    Rispondi

    Wow che bello! Buona preparazione a te Giorgio! Ma Carlotta quando mi porti anche me in giro per il mondo?

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