Dica 33…

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Il numero 33.

E’ un numero palindromo (cioè si legge in modo uguale da sinistra a destra e da destra a sinistra) ed è un simbolo di molti concetti, oltre a ritrovarsi in natura in molte occasioni.

33 è il numero di vertebre di una colonna vertebrale. Un colonna vertebrale che supporta un copro che corre.

E’ il punto di ebollizione dell’acqua nella scala di Newton.

33 è quel numero che il medico ti chiede per ascoltare i polmoni.

33 sono gli anni di Cristo, sia per la Bibbia, sia per la Smorfia Napoletana.

33 volte Dio è nominato nella Genesi, 33 sono gli anni che aveva Giuseppe quando sposò la vergine Maria (e nella Bibbia viene definito anziano… siamo a posto)

33 sono I trentini che entrarono a Trento tutti e 33 trotterellando.

33 sono i km del nostro lunghissimo settimanale.

Cosa succede alla tua mente in 33 km?

Non vi racconto cosa succede alle gambe, perchè quello è meno interessante… le mie gambe annaspano fino al decimo, poi al 20esimo iniziano un cedimento progressivo. E dopo quella soglia inizia una trance meditativa magnifica.

Ogni tanto mi chiedo se non corro per raggiungere quello stadio.

Fino al 20esimo km corro guardando l’orologio. Dopo le gambe battono il terreno come un mantra.

E iniziano i pensieri, quelli che ti partono dal profondo, perchè in quel momento il tuo profondo è scoperto ed esce fuori riempiendoti i muscoli di ossigeno.

Come un flusso inesauribile, i desideri, le ambizioni, i sogni cambiano, si modificano e si intersecano. Si mischiano con quel suono ritmico dei tuoi piedi.

Tutto quello che prima ti sembrava insormontabile, primario, serio, ora non è che un pensiero. Stai correndo, forte, e lo fai così, senza un vero e proprio scopo. Lo fai perchè ami quel gesto e quella sensazione. Lo fai perchè è bello fare qualcosa per il puro gusto di farla, senza pensarci troppo, senza prenderti troppo sul serio.

L’unica decisione che devi prendere è se continuare o fermarti.

Più vanno avanti questi pensieri e meglio sto. Cado in una specie di trance contemplativa che mi affascina.

Se prima, presa da problemi che parevano insolubili, non riuscivo ad amare al 100% la bellezza della luce, ora la vedo. Assaporo l’aria, sento il calore della luce. Sorrido.

E un moscerino si spiaccica sui denti.

Tempo di accorgertene e mancano 100 metri.

33.

“Dica 33 signorina… Mi mostri la lingua, apra bene la bocca, così… Ma lo sa che ha un moscerino tra i denti? E’ andata in bici?”

“Tren-ta-trè”

 

Scarica qui l’allenamento di questa e della prossima settimana per le #4Girls4Marathon made by Vitalia Salute

Allenamento 27 ottobre- 2 novembre

Allenamento 2-9 novembre

 

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