La prima volta che ho realizzato che avrei dovuto lasciare la Valle d’Aosta per andare a studiare “altrove” non ero così contenta. Oddio, probabilemente la vedo così adesso perchè sono passati 12 anni e sento la mancanza di casa. Forse allora, a 18 anni, ero più gasata dalla città, andavo anche a ballare fino alle 4…

Comunque, lasciando le nostalgie dove sono, il centro dell’argomento è che Torino mi calza a pennello.

Certo che correre tra le montagne è più rilassante, ma nulla mi distoglie dal pensiero che poteva andarmi molto ma molto peggio.

Avete presente cosa significa correre a Milano? (Milanesi, perdono…) E Milano va ancora bene, ma i parchi sono striminziti, al terzo giro ti senti un criceto. Quando mi hanno detto di andare a correre al Parco Sempione (bello eh…), forse pensavano che mi piacesse girare in tondo…

Avete presente Il Vale? Ma dico io, IL VALE. A parte che c’è un castello dentro che fa invidia a Versailles (questo non è vero, ma io ce l’ho sotto casa quindi il Vale è mille volte meglio. Donna di parte…), a parte che, appunto, ci metto 5 minuti netti ad arrivarci, a parte che c’è un orto botanico spaziale, ma ci sono 50 km di percorsi senza soluzione di continuità.

Arrivi a Moncalieri senza aver toccato una strada carrabile… Se vai dall’altra arrivi quasi a Chivasso. Se poi vai in collina trovi le mucche e le more selvatiche checifailamarmellata (1 kg di more, 1 vasetto di marmellata)…

Volevo dire questo a chi mi dice che Torino è grigia, che nel mio quartiere ci sono i tossici e che siamo dei provinciali. Beccatevi le foto.

Io vado a correre. 🙂