BOSTON MARATHON – Salite, ripetute e preghiere.

Amo molto la parte iniziale dell’allenamento per le maratone primaverili.

Come già sottolineato ritengo che l’allenamento sia la parte migliore della maratona.

Durante un allenamento “serio” si trova il tempo per costruire non solo la propria forma muscolare, ma anche il carattere, la forza mentale, la tenacia. In quattro mesi di fatiche si impara molto su se stessi e si cresce.

La crescita data dall’allenamento è la vera vittoria per un runner.

Anche quando il traguardo è qualcosa di onirico, un sogno agognato, un obiettivo importante, l’allenamento è la vera sfida.

Rifletto molto in questi giorni gelati come la brina di un freezer a pozzetto. Mi sveglio ogni giorno analizzando ogni sensazione, infilo le scarpe da corsa con dovizia e rispetto ascoltando il profondo del mio corpo.

La Boston Marathon per me è la bandierina del primo semestre 2018. Avete presente quando giocate a Risiko e guardate la mappa puntando i carri armati verso l’obiettivo? La Boston Marathon ha le mie truppe puntate addosso.

Sto iniziando a lavorare duramente. Questa settimana ho corso 90 km con 800 metri di dislivello tra salite e collinari, mi sono ritrovata venerdì col vomito da acido lattico post ripetute, oggi ho messo alla prova le gambe sulle salite della magnifica collina di Torino, ho fatto un paio d’ore di functional e di addominali.

Tuttavia sono alla seconda settimana di training e mi aspettano ancora quattro mesi di chilometri e sudore.

E se non dovesse andare? Se fosse troppo dura? Se mi facessi male?

Ho ricevuto un commento che mi esortava a non fantasticare troppo sulla Boston Marathon in quanto “spacca gambe” malgrado l’allenamento. L’ho letto un paio di volte e ho pensato alla risposta.

Ho risposto “pazienza”.

Perchè non è solo la gara che mi emoziona, ma è ogni giorno di allenamento che mi avvicinerà a quel traguardo che mi entusiasma nel profondo.

Questo è il carattere del runner, questo è quello che insegna l’allenamento: ad amare la corsa senza nessun compromesso.

Durante ogni allenamento ringrazio e prego. Sì, prego Dio.

Prego di imparare da ogni singolo passo la lezione che la corsa impartisce, una lezione fatta di coraggio e gratitudine, di umiltà e passione.

Allenamento terza settimana:

  • lunedì: 60 minuti lenti
  • martedì: mattina 30 minuti di functional training – gradini e balzi • sera 50 min lenti
  • mercoledì: 20 min riscaldamento + 8 x 400 m salita con recupero lento in discesa + 4×300 m
  • giovedì: 50 min lento
  • venerdì: 20 min riscaldamento + 3 serie 800-600-400-200 rec. da ferma+ 10 min defaticamento
  • sabato: 30 min lenti + 2 km ritmo maratona
  • domenica: 21 km collinare
RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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