A scuola di boxe con Outshock by Decathlon
Tutte abbiamo visto, rivisto e stravisto i film di Rocky. Io mi godevo la corsa sui gradini a ritmo rock e chiudevo gli occhi quando c’era troppo sangue sul ring, ma so con certezza che le gesta di Stallone che interpreta Rocky hanno mandato molti di voi in palestra a sognare.
Mi è sempre piaciuta la boxe, ma sono fifona e ho paura di farmi male. Quando è uscito “A million dollar Baby” ho assaporato l’arte di questo sport.
Più di ogni altra cosa ne amo la DISCIPLINA.
Da sempre sono attratta dal rigore e dalla disciplina, credo sia una questione di indole e di educazione, forse le scuole severe, forse la bellezza dell’idea che nello sport c’è sempre un “modo giusto” per eccellere, un modo giusto di allenarsi, una regola che non puoi tralasciare, mentre nella vita è tutto un casino.
Questo è quello che vedo nella boxe: regole, allenamento, disciplina.
E mi piace.
Quando Decathlon mi ha invitata alla presentazione del suo nuovo brand dedicato alla Boxe, Outshock, tutttavia, sono rimasta un po’ secca, come un sacco oscillante insomma.
Io non capisco nulla di boxe, ho addirittura paura del pallone da calcio, figuriamoci di prendere a pugni qualcosa.
Ma dall’altro, il fascino di indossare i guantoni mi ha rapita.
La location è strepitosa, esattamente come ti immagini una palestra di boxe. E’ l’Accademia Europea di Boxe: ring, sacconi appesi, specchi, odore di parquet e di sudore lievemente stantio. Solitamente gli eventi si svolgono in palestre super moderne, con aria condizionata a manetta, profumo di disinfettante e clienti bellissime.
Questa, invece, odora di impegno, di verità e di dedizione.
Alcuni aspetti del colosso sportivo Decathlon mi piacciono da sempre e ve lo dico con assoluta franchezza:
- la concretezza delle soluzioni proposte
- l’innovazione tecnologica
- l’amore per lo sport. Vero.
Il terzo punto è quello che mi fa preferire Decathlon ad altri. Già la prima volta che ho partecipato ad un loro evento, la Prom’ Classic di Nizza, non ho potuto che rimanere basita dai personali risultati sportivi di chi lavora per i brand. Mi ricordo il mio stupore nel sentire Brand Manager che allora mi dicevano che avrebbero corso i 10mila metri della Prom’ in 34, 35 minuti, lo stesso che ho guardando questi ragazzi oggi qui mentre elencano i loro personali risultati sul ring.
Amano lo sport prima ancora di amare il loro lavoro e questo gli dà molti punti di vantaggio.
Ci vestiamo (sapevate perchè i pantaloni da Boxe hanno la cintura così alta? Perchè sia ben visibile all’arbitro che deve individuare i colpi “sopra la cintura”) e i ragazzi ci aiutano nelle fasciature delle mani.
Ci scaldiamo ed infiliamo i guantoni.
I prodotti della gamma Outshock sono i fondamentali: abbigliamento comodo, guantoni, fasce e sacchi.
Sapete che le persone che praticano pugilato nel mondo sono più di 100 milioni?
E sapete che nel pugilato si fa più male chi colpisce ed è quindi fondamentale sentirsi al sicuro con un’attrezzatura che protegga.
Outshock è nata per proporre prodotti adatti alle esigenze dei pugili.
Il concept di Outshock è fondato su questi valori:
- PROTEZIONE
- FIDUCIA
- RISPETTO
- IMPEGNO
L’obiettivo di Outshock è di rendere la boxe accessibile
a tutti, eliminando il timore di farsi male e dando la possibilità di apprezzare i bei valori di questo sport: fiducia, impegno, coraggio, rispetto per l’avversa- rio, 4 valori che animano ogni giorno la squadra di Outshock, per creare prodotti tecnici
e di qualità.
Olivier Clayssen,Responsabile Marca
Nella gamma Outshock troverete due differenti modelli di guanti, i Guanti 300 e i 500, i primi per pugili principianti e i secondi, top di gamma, per i pugili più esperti, rispettivamente in vendita a 17,99 € e 24,99 €.
I guantoni Outshock assicurano il massimo della protezione, con un rapporto qualità prezzo eccezionale.
In vendita nella gamma anche le fasce, in cotone o sintetiche e 5 tipologie di sacco, da 39,99 € a 129,99 €, in differenti materiali e differenti taglie. Il tipo di sacco va scelto in base alla frequenza di allenamento, alla fisicità del pugile, alle capacità tecniche e al tipo di box praticata. Per la boxe inglese, in cui si colpisce unicamente con i pugni, è sufficiente un sacco da 80 cm a 1 mt. Per le discipline tipo kickboxing o Muay Thai scegliere un sacco non inferiore a 1,20 mt.
L’allenamento comincia, io devo imparare tutto. Proprio tutto, dalla guardia ai colpi, a capire come si muove il corpo. Sono fortunata, perchè a farmi da compagna ho Anna, istruttrice di boxe.
Mi spiega tante cose con pazienza.
Tra un colpo (non proprio perfetto) e l’altro, Anna mi parla dei valori di questo sport.
Molti sono i motivi per cui se avessi un figlio lo porterei a praticare. Elasticità, forza, spirito di sacrificio. Resistenza, amore della fatica, sudore, onestà.
Quando combatti sei solo e devi rispettare le regole. La boxe è uno sport pulito, che istintivamente mi piace.
Anna mi dice che a Torino ci sono scuole prestigiose.
Il bello è che in una palestra troverai chi come me sa a malapena tirare un calcio e chi si allena seriamente per i combattimenti sul ring, chi va per tenersi in forma e chi vuole scaricare lo stress.
Salgo in metro con i miei nuovi guantoni. Le braccia sono stanche, la mente vola.
Mi piace. Mi piace proprio