La maratona mi perseguita, ecco, è così…

Una persecuzione in ogni cosa.

Ora ditemi, ma se uno va a Bruxelles a vedere Max Gazzè, Silvestri e Fabi in concerto, è possibile che non trovi i biglietti del concerto, ma in compenso trovi una maratona?

A me non sembra normale.

Un minuto prima dal sito decine di posti disponibili, tanto che dici vabbè, mi prendo un caffè e poi li compro. Dopo il caffè Sold Out.

Ti dici, ma che jella… soprattutto se hai già preso i biglietti aerei…

Ma d’altronde, io Bruxelles non l’ho mai vista.

Bruxelles, la patria dell’Art Nouveau, la città di Horta e la patria natale del mitico fumetto Tintin. Volendo poi è anche il centro d’Europa, e quindi sede del Parlamento Europeo.

La città dove si decidono tutti i fondi della comunità europea, dove ci si “batte”, o si dovrebbe farlo, per una Europa migliore e più forte…

Ma torniamo all’Art Nouveau che mi ispira di più.

Horta è forse il più grande rappresentante di un’architettura decorativa delicata, ridondante, organica. In Italia non è di sicuro la più popolare, ma è una delle più amate.

Ho sempre desiderato visitare Bruxelles principalmente per questo, un po’ come Barcellona (che tra l’altro non ho mai visto e a quanto apre per il momento non vedrò). Purtroppo dei grandi monumenti architettonici progettati da Horta rimane molto poco, perchè tra gli anni 50 e i 60 per qualche motivo a me totalmente sconosciuto, si è deciso di fare tabula rasa per lasciare spazio al moderno.

Evito di dilungarmi su cosa pensi di queste idee, perchè gli epiteti si sprecherebbero.

Passo invece all’analisi delle coincidenze.

Vi sembra normale che uno parta dall’Italia per andare a vedere un concerto e invece di un concerto trovi una maratona?

Giuro che non lo sapevo, anzi, ora capisco perchè l’albergatore alla mia domanda su dove fare 26 km di corsa domenica mattina abbia sogghignato prendendomi per scema.

Ebbene sì… domenica 5 ottobre, Belfius Brussels Marathon. E per fortuna Half Marathon.

Potevo dire di no?

Si può dire di no se la maratona ti viene a cercare pure a Bruxelles?

No, non si può dire di no.

E così è.

5 km di riscaldamento lento e poi i 21 tra le vie Belghe, tra monumenti, palazzi di vetro, archi di trionfo e quello che rimane delle opere Liberty della città.

Una Parigi in miniatura con qualche scorcio di Amsterdam, viali di tigli tra ambasciate di ogni parte del mondo (mai vista un’ambasciata del Qatar prima) e palazzi di rappresentanza.

Tempo?

Ehm… diciamo che me la sono goduta e che i saliscendi non hanno aiutato, ma ci ho impiegato quanto ci avrei impiegato in allenamento. 1h47 di puro godimento.

Thank you Brussels for this surprise 🙂

Prossimo week end sto a casa… ah no, c’è la Mezza del Re.

La Maratona mi perseguita, è evidente!