Vi presento la 5a delle #4Girls4Marathon, si chiama Francesca…

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La neve sulle valli si abbassa fino quasi a toccare la città, questa domenica mattina è fredda, l’aria si fa più pesante.

In quel di Courmayeur inizia ad ingrigire il cielo.

Il massiccio del Bianco è coperto dalle nubi, anche il Dente del Gigante non mostra più il suo sdentato ed impervio sorriso.

La vedo scendere e la riconosco subito. Piccola, minuta, lieve e colorata. Imbacuccata in abiti sportivi che non vogliono essere per niente tecnici e mi vergogno quasi dei manicotti da maratoneta che indosso sotto la giacca.

“Ciao Charlotte. Andiamo! Ah, ma guarda che io sono vestita così… non è molto da corsa, ma alla fine è così che io vado a correre”

Cara Francesca, figurati se sto io a dirti come ti devi vestire. Io a te. E tra l’altro ti trovo pure bellissima nei tuoi pantaloni verdi e berretto multicolor.

Avreste mai pensato che Francesca Canepa patisse il freddo?

Saliamo tutti in macchina, io e lei dietro. Siamo corte alla fine…

Una corsa veloce con il Bianco sempre più coperto. Due donne. Nel mio cuore porto le altre 3 delle #4Girls4Marathon.

E infatti oggi, 25 novembre, nel giorno dedicato a dire NO alla violenza sulle donne, racconto una storia che parla di donne, di sorelle, di sostegno e di lotta per mostrare che si vale.

Vi ricordate un po’ di tempo fa la tristissima storia di Irene, 40 enne milanese aggredita mentre si allena? (se non ve la ricordate potete leggerla qui). ecco, il 30 Novembre, Francesca Canepa correrà la Firenze Marathon al fianco delle #4Girls4Marathon per lanciare un messaggio:

NOI DONNE CE LA POSSIAMO FARE AD ABBATTERE LE BARRIERE, ANCHE QUELLE DELLA VIOLENZA.

Abbiamo un infinito potere, racchiuso nel nostro coraggio, ed è fondamentale dire no, uscire dal guscio.

“Ci avete mai pensato che se correte veloce se qualcuno vuole farvi male potete scappare via? Io sì. Se qualcuno volesse farmi male io correrei via più forte che posso. E tra l’altro nessun malintenzionato tra una donna che fa shopping e una che corre sceglierebbe quella che corre. Troppo forte, meglio una vittima più indifesa.” dice Francesca

Correrò con voi perchè questo progetto è un progetto per le donne. Basta stare in casa, basta all’educazione che fa differenze tra maschi e femmine. Via usciamo, proviamoci, coraggio

Basta violenza sulle donne, fisica e psicologica. Nessuno ha diritto di fare differenze, nessuno ha il diritto di comandare in virtù di un’educazione impari, in nessun luogo del mondo. Non vogliamo più vedere storie come quella di Irene, nè come quella di molte altre.

E tra 5 giorni correremo insieme con un solo grido nel cuore: ce la faremo!

 

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