L’Inizio. Buon 2017
Ieri, giornata unica, epica, eccezionale, così speciale da essere banale. Ieri, 1 gennaio 2017, Torino era silente. Di fronte a casa i residui di una notte che non fa parte della storia vera, ai piedi un paio di scarpe da corsa.
Non ho mai capito perchè “Capodanno non vale”. Come se la notte del 31 dicembre non appartenesse alla realtà. Chi festeggia quieto ha perso interesse nell’eccezionale, ma i ragazzi ancora ci credono.
E’ come la notte di Cenerentola, in cui tutto può accadere e tutti si aspettano che accada.
Rimasugli di questa ricerca del nuovo rimangono sui marciapiedi e davanti ai locali. Sotto al sole freddo del mattino paiono dirti che è stata tutta un’illusione.
Sarà, ma il 1 gennaio è un limbo.
Sul Po coppie di nonni pascolano nipoti portandoli a vedere le nutrie. Hanno eliminato gli zoo e i leoni si fanno roditori… Anziani e bambini, mentre i genitori curano il cerchio alla testa dello champagne.
Ed io.
Correre mi fa bene, mi fa saltare a piè pari nel nuovo anno. Idee, energie, desideri e amore. Tutto insieme, tra biciclette che oscillano insicure sulla passeggiata e palloncini che volano via, nonni che sorridono e padri che sbadigliano.
Io corro.
Buon 2017 a tutti voi.