La teoria della Compressione Selettiva: una giornata con BV Sport

Forse avrei dovuto intitolare questo articolo “teoria della compressione selettiva per tutti”, nel senso che quello di cui vi sto per parlare non è la “scienza” delle calze a compressione, ma voglio spiegarvi cosa cambia nel vostro corpo, da runner a runner, e perchè è una scelta non obbligatoria, ma molto utile, scegliere il giusto abbigliamento compressivo.

L’invito di BV Sport a partecipare al loro evento stampa mi ha trovata subito favorevole, vi spiego perchè. Esattamente 10 anni fa, da runner alle prime armi e da “blogger inside” ho partecipato al concorso di Runner’s World “la lettera del mese”, in cui chiunque scrivesse un breve pezzo sulla corsa e venisse selezionato, avrebbe vinto un premio.

Io quel mese vinsi e vinsi delle calze Bv Sport.

Non vi nascondo ce lì per lì, visto che gli altri mesi si ricevevano scarpe, orologi, abbigliamento all’ultimo grido, ci rimasi un po’ così.

Poi però capii.

Nel 2007 i runner che nelle gare indossavano gli ormai celeberrimi “Booster” erano pochi, quasi nessuno. Io ne ricevetti un paio grigi.

Li indossavo in allenamento e per i lunghi (che a quell’epoca duravano ancora più di quanto non durino oggi visto la mia modesta velocità). In gara raramente perchè mi sentivo un alieno.

Non mi sentivo a mio agio esteticamente, perchè la stranezza di quelle mezze calze attirava l’attenzione proprio dove non volevo averla, sui miei polpacci da calciatore.

Eppure, mentre il mio compagno di allenamento soffriva di crampi, irrigidimento muscolare, pesantezza, io no.

Nel premio c’erano anche delle calze da recupero, bianche. Dopo gli allenamenti “tosti” non potevo farne a meno (finche Camilla non decise che erano ottime e la mangiò).

Io ho un corpo molto muscolare. Le mie gambe sono decisamente diverse da quelle di Anna Incerti: corte, toste, pesanti. E dopo sforzi intensi mi si “imballano” come si dice. E tanto.

Indossare queste calze mi ha sempre fatto sentire bene. E ho continuato a farlo.

Oggi BV Sport è leader di mercato. Azienda nata molti anni fa dal volere di due medici, di cui uno angiologo, da sempre produce calze a compressione selettiva per sportivi.

Oggi nessuna gara è esente dal Booster. I runner indossano Booster anche per le non competitive di paese, per non parlare del trail.

Vi spiego perchè in parole semplici.

Avete presente le calze a compressione graduata che trovate in farmacia? Le donne di sicuro. Queste calze servono per migliorare il ritorno venoso e la circolazione, per cui hanno compressione massima ad altezza caviglia e compressione sempre più lieve man mano che si sale. così facendo spingono il sangue verso l’alto.

Le calze BV Sport no.

Un runner in fase di sforzo intenso necessita di una pressione lieve sulla caviglia, ma di una pressione forte sul polpaccio. Il polpaccio infatti è la “pompa” che filtra le tossine accumulate nel sangue (come l’acido lattico) e le fa defluire via. E’ una specie di fegato che aiuta il corpo a “depurarsi” dallo sforzo.

 

Le calze a compressione selettiva esercitano una forte pressione proprio sul polpaccio per aiutare questa pompa.

Esistono anche altre compressioni, come quella dell’abbigliamento. Per questo parliamo di compressione “selettiva”.

Maglie e pantaloni infatti sostengono, grazie alla compressione, i muscoli, migliorano i movimenti e proteggono da eventuali contratture e strappi.

All’evento BV siamo usciti a correre, lungo la meravigliosa e (miracolosamente) soleggiata ciclabile della Valtellina, partendo dall’agriturismo (top) la Fiorida.

Dotati di short e maglia R-TECH, che permettono di accelerare l’eliminazione delle tossine e migliorare l’ossigenazione muscolare, tendinosa e legamentosa e dei mitici BOOSTER ELITE, abbiamo percorso 6 chilometri in scioltezza.

Io da quando in gara uso i Booster, amici, vi dico in tutta onesta che sto MEGLIO.

La sensazione di pesantezza alle gambe è inferiore, i dolori del fine gara fortemente limitati, la falcata più leggera.

Abbiamo corso pochi chilometri, ma con un ospite d’eccezione. Tralasciando i giornalisti delle varie testate (che guardo sempre con ammirazione), tralasciando gli amici (Roberto nava sei sempre indietro), con noi c’era il campione di triathlon Alessandro Degasperi.

( nota a margine: Mi chiedo sempre perchè i triatleti siano tutti così belli? Dopo Daniel Fontana, Degasperi…)

Dopo la corsa, una mezz’ora di rilassamento Yoga per provare una delle innovazioni di BV Sport, i leggings KEEPFIT, in un particolare tessuto che mima l’azione del massaggio anticellulite sfruttando la tecnica del PALPER ROULER.

Comodi e confortevoli, promettono risultati da urlo. Se indossati durante l’attività fisica aiutano a snellire, riducono la buccia d’arancia e si parla addirittura di -2,5 cm di circonferenza coscia.

Proviamoci, dopo lo Yoga, non so se merito dei pantaloni, ma i jeans mi stavano a pennello.

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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