Correre con la gonna: la principessa dei parchi

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Ieri al parco era una bella giornata. E io ero un po’ giù di morale come alle volte la vita permette che succeda. E come ogni tristezza che si rispetti ho cercato di cacciarla correndo.

Attuo quel sano procedimento per cui più sei triste più hai voglia di vedere che la gente sorride, anche solo per avere la certezza che la vita non è universalmente fatta di tristezza (onestamente non l’ho mai creduto)

E in due ore di corsa hai modo di riflettere.

Come sempre la mia attenzione va all’essere umano e come sempre mi faccio affascinare dall’essere umano femminile che corre.

Sarà stata la tristezza, ma non avevo in mente argomenti brillanti. Solo una domanda, a dire il vero banale, “perchè una donna corre”?

Perchè un uomo corra, bhè, non mi è difficile immaginarlo, anche se presumo sia tutto meno semplicistico di come lo vedo io. E poi io cosa posso saperne… immagino soltanto. Non è certo come la boxe, ma il running, aumenta la virilità. Correre è uno sport che nasce con l’uomo. Filippide mica era una donna, no?

Correre una maratona è un po’ come per un Cavaliere Errante Medioevale fare un lungo pellegrinaggio. Il cavaliere è il runner e al fondo della metaforica via una gentil pulzella lo attende. Proviamo con i miti greci: il runner è come Ulisse che alla fine arriva ad Itaca e trova la sua Penelope.

E’ quasi nella natura maschile del mito che un uomo si avvicini alla corsa.

Ma la donna?

A questo punto dell’articolo, chi pensa che nel mio differenziare le due menti io voglia in qualche modo proclamare dottrine femministe, chi ritiene che uomo e donna ragionino in ugual modo e misura, chi pensa che abbiamo sempre due gambe due braccia e due occhi e quindi non ci sia alcuna differenza, lasci perdere l’articolo, ve ne prego. Non è questo il senso  e non voglio tracciare alcuna barriera tra i due sessi. E’ solo che amo indagare la mente delle donne.

Torniamo a noi quindi. La donna. La donna cosa trova nella corsa?

Provate pensare ad una donna che corre 42km.

Come la immaginate oggi? E dieci anni fa come l’avreste immaginata?

Io forse dieci anni fa avrei pensato ad una donna magra, struccata, in shorts e tshirt, che conduce una vita ascetica.

Ora quello che vedo non è questo.

Date uno sguardo intorno a voi: sorrisi, capelli lunghi, completi aggressivi e colorati (o total black da pantera) scarpe tecnologiche, musica nelle orecchie, code di cavallo, mascara sulle ciglia. Una bellezza svolazzante e leggera, allegra e sicura di sè.

E qui torniamo al discorso principale: perchè una donna corre.

Io la risposta universale non ce l’ho, ma vi do la mia interpretazione.

La donna corre perchè non vuole più essere la pulzella che attende il suo Cavaliere Errante al fondo della via, non vuole attendere come Penelope per dieci anni l’amato.

Ma, attenzione, non corre per FUGGIRE dal suo uomo e dalla sua vita. Corre per andarle incontro! Corre per andare incontro al suo Cavaliere, corre per accorciare l’attesa che la separa da Ulisse. Ulisse o il Cavaliere sono la metafora di tutto ciò che di bello si aspetta.

E quando lo fa, non lo fa come un’atleta anni ’90, lo vuole fare porgendo di se stessa il lato migliore, quello più sorridente, quello più bello.

Vuole amare prima il percorso e poi la meta.

Questa nuova principessa dei parchi cittadini vuole andare a prendere il suo Cavaliere e con lui partire per un viaggio nella felicità.

Ora la domanda che vi pongo è: il Cavaliere, sarà pronto alla sua nuova principessa dai lunghi capelli sciolti e dai leggings colorati o avrebbe preferito trovare al fondo del suo pellegrinaggio una principessa imbronciata e silente che decantava le sue lodi di cavaliere errante?

E come dicono le blogger “quelle fighe” per concludere i loro pezzi, utilizzando impropriamente una frase che appartiene a certi spot della Birra Italiana con Renzo Arbore: MEDITATE GENTE, MEDITATE.

(ammetto che ti senti un vero saggio a scrivere questa frase… poi pensi ad Arbore e alla sua r moscia che dice che la birra ha meno calorie del succo di pompelmo e ti passa subito)

RunningCharlotte
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Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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  • Stefano Buttera
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    Ciao Charlotte,

    Si possono trovare molte parole ed infiniti significati sul perchè si corra, e sul perchè gli uomini (nel senso antropologico del termine, che esula dal sesso) corrono da sempre. A prescindere da mode, colori, muscoli più o meno affusolati, cuffie, e chi più ne più ne metta, secondo me si corre perchè fa bene all’anima. Non si corre per il lavoro, per gli altri, per gli impegni che ci opprimo o ci deliziano quotidianamente. Corriamo per noi stessi, per sentirci meno in colpa se magiamo la crostata pere e cioccolato manco fossero grissini, corriamo per scoprire i nostri parchi, le nostre città i nostri lungomare e le nostre montagne. Corriamo per incontrare altre persone, per scambiare chiacchere sui tempi o sul tempo, sulle scarpe o su questa o quella gara. Ognuno corre a suo modo per qualcosa o qualcuno o per nulla. Del resto correre è fisiologico, lo facciamod a secoli, e la resilienza è il motivo per cui siamo sopravvissuti e ci siamo evoluti. Il cervello non dimentica, ed il cuore è un muscolo. E per finire con una frase ad effetto, dico a tutti i runners cool e fighi, quando incrociate un runner cicciottello o sfinito che suda e sbuffa non fate gli altezzosi, fategli un cenno, salutatelo e poi via, la strada è democratica che tu sia uomo donna. Semplicemente siete più belle da vedere e madre natura vi ha donato un fisico più armonioso di noi maschietti, non abbiate paura ;-))

  • Lofa
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    Ho come l’idea che alla donna imbronciata e silente che decantava le sue lodi di cavaliere errante venga facilmente il mal di testa, nell’attesa che il cavaliere arrivi al fondo del suo pellegrinaggio. Viva allora la principessa dai lunghi capelli sciolti e dai leggings colorati, magari col gonnellino invece che i leggings, accessorio che, per mio gusto personale, ritengo essere proprio bello (magari non comodo per correrci, questo non posso saperlo, ma bello. Estremamente femminile.).

  • eleonora
    Rispondi

    io corro da un paio d’anni, mi piace, mi fa stare bene e quelli che mi conoscono e mi vedono hanno iniziato a correre anche loro( donne e uomini) perchè correre ti fa straccare la spina per un ora da tutto e tutti, mi prendo un pò di tempo per me….che dopo un lavoro part-time, un marito, due figli, una gattina….mi sembra il minimo…e poi si ricomincia il tram tram di tutti i giorni, ma con più carica!

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