Il senso della mia corsa. Riflessioni.
Li vedo i loro sguardi, dicono tutti la stessa cosa: perchè corri? Ma davvero fai della corsa la tua vita? Ma come guadagni? Ma che fai?
Poi arriva chi è un po’ più diretto: ma non sembri una che corre, non ne hai il corpo.
D’uopo nelle mie riflessioni del venerdì sera spiegarvi cosa mi spinge a correre tutti i giorni, cosa fa sì che non mi abbatta dopo una gara andata male, cosa mi porta a divertirmi ancora.
Io quando sono lì che corro mi sento esattamente dove dovrei essere.
Un’amica ieri mi diceva: “mi sono chiesta –se fossi ricchissima, ora starei facendo questa vita?- e mi sono risposta no”.
Così me lo sono chiesta anche io.
E ho risposto sì.
Sono esattamente dove sono. No, non ora, in generale. Per la precisione ora sono in un ristorante-lounge-bar milanese, in semi-periferia, con un bicchiere di bianco e il computer. La signora vicino a me ha appena pulito il suo filetto di branzino con il tovagliolo perchè c’era sopra qualcosa che nè vedevo nè capivo.
Quella di fronte, vestita in Chanel, mangia solo verdure.
Vorrei alzarmi e chiedere loro se fossero ricchissime, sarebbe questa la loro vita? Ma probabilmente sono ricchissime, anche se questa domanda non se la sono mai fatta. O forse sì e si sono risposte che sono felici. D’altronde siamo tutti diversi.
Amo correre perchè se ora volessi uscirei di qui a gambe levate e me ne andrei 20 km più a nord o a sud senza chiedermi perchè, amo correre perchè amo la vita.
Amo correre perchè potrei correre ovunque, amo correre perchè mi aiuta a ragionare su quanto è bellissima la nostra vita.
Respiro fondo e mi chiedo se sono felice.
Lo sono. Anche qui, anche ora. Lo sarò più domattina alle 7 quando correrò di nuovo.
Non sembro una maratoneta? Non ne ho il fisico?
Vero, ne ho solo il cuore.
E tanto mi basta.
(mi basta anche a non pulire il pesce con il tovagliolo)
credo tu abbia usato le migliori parole per dire che nella corsa c’è spazio per tutti, l’importante è che ciò risponda a quello che vogliamo fare per noi,coi nostri passi, i nostri pensieri e la libertà di andare..
anche fosse solo un giro dell’isolato.
grazie per i tuoi post che rendono ancora più dolce l’attesa del “tempo per correre” ritagliato tra mille impegni anche del runner qualunque.
Stamattina, mentre apro il cancello per andare a lavoro, incontro la mia fonte di ispirazione. Un signore anziano “80 anni” che ogni mattina estate ed inverno ,in compagnia del suo bastone ,percorre le strade del mio bel paesino. Gli chiedo come va ? Lui risponde : bene finche’ mi vedi camminare e sorridere. La corsa e il camminare non ha età, è la nostra assicurazione per essere liberi!
Bellissimo.