Cortina SkyRace: una Runner sulle Dolomiti

Ho pensato lungamente al titolo dell’articolo. Una… una podista? No, una podista no, mi sa di scarpe correttive il “podista”, di plantari e creme callifughe. Una Maratoneta sulle Dolomiti? No, non mi considero una maratoneta, mi hanno insegnato l’umiltà. Una “donna di strada sulle Dolomiti” no, direi proprio che non piace molto.

Una Runner… Sì, alla fine è così, una Runner. Una Runner che macina chilometri di asfalto, una runner che sulle salite patisce ” a manetta” e si fa superare dai ragazzini, una che ama il mezzo fondo, una che ama le gare piatte e in linea.

Ecco, quindi, che cosa vado a fare sulle Dolomiti?

Ci provo, mi sfido.

Perchè no?

Se nelle gare su strada sono intorno al 5° percentile, sui trail sono nel 60esimo, ma chisseeimporta. Ci provo.

Ho provato nella mia vita da runner di strada a fare dei trail… L’anno scorso ho corso il Cervino Trail e mi è piaciuto (risultato scarsissimo), l’anno prima ho provato un vertical, vado spesso in montagna, certo… Ma non è il mio.

Credo che ogni tanto si debba uscire dalla zona di comfort comunque e questo è quello che voglio fare.

La Cortina Skyrace è la gara corta della corta della LUT.

La Lut, Lavaredo Ultra Trail, è una delle gare di ultra trail regine in Italia, anzi, la più famosa interamente italiana (l’UTMB è francese-italiana e svizzera). 119 km, 5.850 metr di D+.

Una roba da professionisti direi!

Insieme con la LUT, da qualche anno è stata introdotto il Cortina Trail, la “corta: 47 km e 2.650 metri di D+.

Insomma, per “provare” ancora troppo. Ma… Questo deve essere il mio anno perchè i 20km con 1.000 metri di D+ della Skyrace sono fattibili.

Un percorso mozzafiato che parte da Cortina d’Ampezzo e sale nella valle per poi girare in cresta e arrivare ai piedi del Monte Cristallo e riscendere.

CT_skyrace_map

I cancelli orari richiedono di terminare lo “sforzo” in 3h30. Non so se riuscirò, di sicuro non è il mio sport, ma mi aiuteranno i panorami meravigliosi e l’idea di arrivare di nuovo a Cortina e trovare ad attendermi  la cucina tipica del luogo…

https://youtube.com/watch?v=7KMOJOlwNX0%3Frel%3D0

La Skyrace prevede un massimo di 350 partecipanti, quindi arriverò ultima, ma pazienza, anche perchè la gara importante parte il giorno successivo: la LUT.

Alla partenza due delle atlete che prediligo ultimamente, due esempi di come il trail running può plasmare corpi e caratteri sani: l’Americana Rory Bosio e la Brasiliana Fernanda Maciel, entrambe del team The North Face (sponsor dell’iniziativa).

Rory, vincitrice nel 2013 e nel 2014 dell’UTMB e nel 2014 della LUT è quello che si dice il ritratto della salute: la ragazza della porta accanto, la sorridente studentessa, la Pippi Calzelunghe del trail running.

Un bell’esempio di donna semplice. Che vince tutto.

RORY BOSIO:

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Fernanda è una donna diversa. Una donna, bella, forte, un’avventuriera. Ha appena stabilito il record di ascensione e discesa (su e poi giù insomma) dell’Atacama, giusto per dirvi (22h51 minuti). Trail runner di tutto rispetto, fascio di muscoli naturali vestiti di capelli biondi e sorriso latino.

Nata il 24 gennaio 1980 a Belo Horizonte ora vive tra i Pirenei spagnoli (chissà se è vicina di casa di Kilian?). Se da piccola le avessero chiesto quale sarebbe stato il suo sogno avrebbe sicuramente risposto: “Vivere in una grande casa sulla spiaggia e viaggiare per il mondo”. Ha iniziato a correre presto a 8 anni, a 10 si è allenata per partecipare alle Olimpiadi con la nazionale statunitense di ginnastica. A 23 anni ha partecipato alla International Running Expedition, 600 km di corsa. 

Fernanda è stata la prima donna a correre l’autentico Camino de Compostela, 860 km in 10 giorni nel 2012; è arrivata seconda all’ultra trail del Monte Fuji nel 2014, prima al Catalunya Championship del 2013, prima alla Trasgrancanaria del 2012 e nello stesso anno prima al The North Face Sky Ultra Trail Mont Fuji e seconda alla The North Face Lavaredo Ultra Trail.

Insomma. avete capito.

FERNANDA MACIEL:

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La mia “missione” in questa corsa è… sono tre:

  • divertirmi a fare qualcosa di diverso dal solito asfalto
  • pensare all’outfit per correrla (ih ih ih) ovviamente di The North Face (magari poi assomiglio a Rory e Fernanda… seeee…)
  • conoscere queste due donne meravigliose e intervistarle

Quindi, amici, non perdetevi una puntata del mio training e soprattutto dei miei outfit e sostenetemi, perchè voglio finire la Cortina Skyrace integra per intervistare per voi queste due meraviglie.

#STAYTUNED

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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