Cos’è l’amore? Riflessioni sull’amore per se stessi
Come a tutti i Single cronici, San Valentino non mi piace. In realtà non mi piaceva nemmeno prima… Certo, ricevere un mazzo di fiori è sempre cosa gradita, ma San Valentino, che dire, mi chiedo sempre che senso abbia.
Le bacheche si riempiono di cuori, le immagini di rose e le teste, a mio avviso, rimangono vuote quanto prima.
Vi propongo un riflessione, per uscire da questo circolo vizioso e viziato di Baci Perugina e lettere profumate:
QUAL E’ L’AMORE VERO?
E perchè amiamo, cosa amiamo, quando amiamo, che senso ha che amiamo?
Non avendo nessun Valentino da mettere al centro di queste riflessioni, ho deciso di mettere me stessa. Mettere me stessa al centro dei pensieri, del mio mondo e del mio amore.
IO MI AMO.
Così, scrivo questo articolo guardandomi allo specchio e mi dedico un San Valentino speciale.
Per prima cosa guardo il mio corpo. Parto dal petto. Florido, forse troppo. Guardo i segni del reggiseno da corsa, li tocco con le dita. Sono rossi e mi ricordano quanta pioggia ho preso domenica durante il lungo. Mi ricordano il tè caldo nel thermos a casa, mi ricordano l’orgoglio di aver fatto tutti i 32 chilometri. Guardo il ventre, morbido, quegli addominali che faccio insistentemente, ma che non escono. Le gambe, forti, muscolose, troppo morbide. Poi i piedi, storti come ne ho visti pochi, eppure mi portano sempre così lontano…
Passo al volto. Vedo quel capello bianco in centro alla testa, che taglio e che spunta sempre. Sorrido perchè è più forte il capello di me e vedo quelle rughe intorno agli occhi. Che belle che sono, una per ogni pensiero, una per ogni volta che la vita mi ha fatto crescere un po’. La bocca, i denti, il collo. Sorrido tutta a questa me stessa riflessa.
Poi penso alle scelte che ho fatto. Un lampo scuro passa negli occhi e torna agli amori passati, ma svela l’energia del presente. Chi, tra chi conosco, ha avuto il coraggio di cambiare come l’ho avuto io? Pochi, forse nessuno. Mi riempio di orgoglio.
Con la mente ripercorro le mie Maratone, dal 2012 ad oggi. Da quelle lente, corse senza obiettivi, a quelle faticosamente guadagnate, minuto dopo minuto. Penso alla forza che ci ho messo, quando nessuno ci avrebbe puntato un euro soltanto. Penso alla tenacia che non si è esaurita.
Vedo nella mente il mio blog. L’ho desiderato così tanto… Ho voluto questo spazio così mio per anni. Ora sapere che lo leggete in tanti mi rende entusiasta, consapevole di aver fatto la scelta giusta nel dedicargli la vita di oggi.
Mi sposto dallo specchio.
Torno alla realtà. Scelgo i pantaloni, quelli nuovi con le gocce dorate, la maglia, quella nera che mi piace, calzini corti, scarpe ammortizzate, guanti.
Chiudo casa, infilo la chiave nel taschino e muovo il primo passo. Il secondo, poi il terzo. Corro sempre più forte.
Corro consapevole che IO MI AMO, MI SONO AMATA, MI AMERO’.
Io ho scelto me.
Buone corse.
Ciao Carlotta, sono una delle tante che ti legge sempre. Di questo articolo mi ha colpito particolarmente la frase sul coraggio di cambiare: anch’io ce l’ho avuto, è stato devastante all’inizio ma ora ne vado fiera, come te; penso ci distingua dal mare di ipocrisia in cui la maggior parte della gente vive. Aver compiuto quell’atto di coraggio è stato un grande gesto di amore verso me stessa. Grazie della riflessione.
Antonella
Grazie a te Antonella! È esattamente così ❤
Ciao Carlotta, ti rispondo a distanza dall’ennesimo S. Valentino trascorso da sola. Perché ci ho messo tanto? Non so.
Ti ho conosciuta grazie a un’amica che sapendo della mia passione per la corsa mi ha suggerito di leggere il tuo blog. Mi ha detto: “leggilo e capirai cosa vuol dire forza, coraggio, resilienza..”. L’ho fatto. Oggi che ho un po’ più di tempo per me, vagando sul tuo blog mi imbatto in questo articolo. Che mi commuove: perché anche io ho scelto me perché qualcuno mi ha ferita così tanto da lasciarmi senza fiato, persa, sola. La corsa mi ha aiutata. Ho corso 6 mezze, con dei tempi molto molto discutibili. Ma sono stata felice di arrivare al traguardo con le mie forze, quelle che ti fanno capire che tu “sei” per te stessa, non perché “sei” per qualcun altro.
Oggi è domenica e fuori c’è un bel sole.. mi sa che vado a correre.
Grazie Carlotta.
Ciao cara Pilar.
Il momento in cui ho ricevuto questo tuo commento è stato il più bello della giornata.
Grazie per ciò che scrivi perché mi sento meno sola, o diciamo più in compagnia.
Non è una vita facile, ma è una vita bella, per questo merita i nostri sorrisi, il nostro coraggio, la nostra voglia di vivere.
La corsa è una parte fondamentale della vita, per me come per te. E mi aiuta. Ogni giorno.
Buona vita e grazie davvero a te