Una fuga dal quotidiano: la corsa di Francesca con le sue Brooks Transcend 4
E’ da un paio di anni che mi occupo di “insegnare” a chi inizia a correre la bellezza di farlo, se si può insegnare una cosa simile. Diciamo che forse insegno alle persone a ritrovarsi nella corsa e in loro stesse.
La riflessione che più mi ritorna riguarda il senso della fuga. Correre è una metafora che si può usare in tante situazioni.
Si corre verso qualcosa, si corre via da qualcosa. Spesso entrambe le cose.
Francesca corre dentro di sè. Sono quasi due anni che corre con me, tra alti e bassi, tra periodi di incertezze e voglia di ricominciare.
Francesca non so se voleva che scrivessi questa storia, ma so che ispirerà molti di voi e ve la racconto lo stesso.
Lei la vede come la Storia della Fiammiferaia, io la leggo come la storia di una persona con la vita dentro.
Non si direbbe che lei abbia la vita dentro al primo sguardo. Francesca parla poco, con calma. Spesso sembra insicura. Ma la vita dentro ce l’ha eccome. Basti pensare che ha avuto cinque figli (splendidi) e che lavora (e non fa nemmeno un mestiere banale, è medico).
Prima veniva al gruppo serale, forse più difficile se devi incastrare gli impegni dei ragazzi, e spesso saltava gli appuntamenti. Alle volte veniva fino da noi per correre da sola perchè non coincidevano gli orari. Lei abita a mezz’ora da Torino, ma per “evadere” viene fino in centro e corre 45 minuti con noi.
Francesca evade.
Non leggetelo come un concetto negativo, perchè Francesca evade, ma non scappa.
Soltanto per un’ora lascia da un’altra parte il resto della vita e corre con noi. Prende l’auto, sempre piena di ogni cosa per la famiglia, come un mini camper ambulante, fa i 15 chilometri che la separano dal parco (lei dici che poi in fondo è autostrada) e si presenta da noi.
Ora corriamo al mattino alle 6.20, un’orario che faccio fatica a mantenere io che all’appuntamento vado a piedi.
La sua è un’ora di evasione pura. Durante la corsa parla poco, affannata, alle volte si perde nei pensieri, lo vedo, in quella fatica che anche io conosco bene, quella fatica che è come un miele dolce.
La sua “Escape” è la corsa, lenta e misurata, la corsa che diventa l’ora di energia e di piacere. La corsa tanto desiderata, la corsa per cui ci si alza alle 4.30 del mattino.
Dedico la storia di Francesca a tutte le mamme e a tutte le donne che dedicano le loro energie per gli altri. A tutti i medici e a tutte le persone che non si raccontano scuse, ma si regalano la corsa per Evadere e ritornare con un sorriso più grande.
Brooks Transcend 4
Francesca corre con le nuove Brooks Transcend 4, la nuova versione della calzatura iper-tecnologica ideata da Brooks: si tratta dell’unica scarpa da running pensata per garantire un supporto olistico al corridore con una protezione attenta a tutto il corpo, e non solo ai piedi.
Trancend 4 è ad oggi la massima espressione della filosofia Run Signature: una scarpa che si adatta al passo di ogni runner, il cui appoggio è unico, proprio come un’impronta digitale. Ecco perché tutti i materiali utilizzati sono appositamente studiati per assicurare allo stesso tempo il massimo della protezione, supporto e ammortizzazione.
Ecco a chi è destinata la Transcend 4:
- Runner dalla corporatura robusta. Le Transcend 4 sono ideali anche per chi ha una corporatura pesante, grazie infatti all’innovativo sistema Guide Rails: ulteriormente migliorato, offre un supporto costruito attorno alla scarpa che agisce come una sorta di binario, permettendo al tallone, alla caviglia, alle ginocchia e alle anche di trovare e conservare la loro posizione regolare e naturale per tutta la durata della corsa, migliorando la stabilità al momento della spinta. Inoltre, il rinforzo esterno in PeBax®, nella parte posteriore della scarpa, riduce il rischio di eccessiva rotazione della caviglia.
- Il maratoneta (o l’aspirante maratoneta). Chi è abituato a macinare chilometri, sa bene che è necessario avere ai piedi delle calzature comode, iperprotettive, capaci di sostenerlo in uno sforzo prolungato. L’intersuola realizzata in Super DNA, brevetto di proprietà, si adatta dinamicamente a ogni passo e ad ogni tipo di corsa ed è capace di migliorare l’ammortizzazione del 25% rispetto a qualunque altro modello in circolazione, garantendo, inoltre, una continua sensazione di morbidezza. La sua particolare costruzione “intelligente” con la Ideal Pressure Zone riesce a disperdere uniformemente l’impatto e a garantire protezione e comfort per tutta la durata della maratona.
- Il runner neofita. Anche se gli allenamenti sono limitati a un paio di volte alla settimana, è fondamentale avere delle calzature confortevoli. Transcend 4 ha una tomaia senza cuciture con stampa in 3D Fit Print che permette di adattarsi alle esigenze dei runner di ogni età, con qualunque tipo di appoggio, e di avere il massimo comfort e una calzata impeccabile. Comfort accentuato ancor di più dall’interno felpato in base stretch che avvolge il piede come un morbido guanto.