Facebook non va mai in vacanza… Siamo digitalizzatissimi: foto di tramonti, spiagge, luoghi esotici, pulzelle in posa da calendario, ma soprattutto, come notò una mia amica, foto di cosce al mare. Insomma, prese dalla noia incredibile, durante la presa di posizione nella top ten della tintarella, le gentili colleghe femminucce non fanno che fotografarsi da distese: due cosce con sfondo mare.
Fanciulle sempre on line.

La cosa che è sfuggita pare a tutti, è che sabato 10 agosto, ai mondiali di atletica di Mosca è stato un giorno speciale: a più di 30 gradi, in mezzo alla Russia degli Zar e della guerra freddo, eccola, la rivincita della donna italiana.

La storia cita così: c’era una volta una piccola donna italiana, bionda, occhio chiaro, magrissima, viso da furetto, il contrario della bellezza mediterranea. Una mamma alessandrina di 37 anni, che il 10 di agosto, a Mosca, ha corso davanti a tutte per 40 km, pestando i piedi sull’asfalto al ritmo di un felino, davanti alle nere gazzelle Keniote, davanti alle insuperabili marocchine, davanti a tutti. E malgrado tutto. Malgrado il caldo, malgrado l’età (37 anni e due gravidanze se corri una maratona in 2h25 minuti si sentono) , malgrado non abbia più la milza, malgrado sia 15 cm più bassa di quella che le corre dietro e che poi le soffia il primo posto per 13 secondi (ultraterrena freccia nera, Kiplagat).

Valeria Straneo, medaglia d’argento in maratona femminile, mondiali di Mosca 2013.

Peccato che nessuna se ne sia accorta. Troppo impegnate a fotografarsi le cosce, fingendo di assomigliare alla Bellucci.

Grandissima Valeria, dalla Grecia, commossa, RunningCharlotte.

Foto: sportlive.it