GR20, Sesta tappa, da L’Onda a Capannelle

Il GR20 nord finisce a Vizzavona e noi Vizzavona la dobbiamo passare. E lasciare.


Questa tappa segna il fatto che ce l’ho fatta.

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Il GR20 “quello difficile” finisce qui. In questo paesino dove passa il treno e porta i turisti alle “Cascades des Anglais”, così, per far loro assaggiare questa meraviglia, la Corsica.

Si sale cattivi e cazzuti dal Refuge de L’Onda, come se fossimo tutti oramai scafati e abituati a questi sentieri da capre che ci sono qui.

In realtà non sono abituata per nulla e mi fa male qualsiasi muscolo, qualsiasi tendine, qualsiasi giuntura.

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La discesa è ancora peggio, quasi che vorresti un parapendio personale. E invece no, devi scendere lungo questo percorso delirante che in un’ora e mezza ti porta al paradiso.
Un fiume dai colori di pietre dure scava la roccia bianca creando pozze e piscine.


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Noi trekkers non ci crediamo quasi. E’ come per Pinocchio il paese dei balocchi e non resistiamo al richiamo del frescore che ruzzola giù dalle cascatelle.

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Ecco, su una tappa da nove ore, fermarsi a tre ore e mezza per rilassarsi quasi due ore non è furbo.

Ora di arrivare al rifugio di Capannelle sono isterica, nervosa e arrabbiata.
Vorrei una doccia, del cibo, del vino e un aperitivo.

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Ci provo, a farmi un aperitivo e si materializza davanti a me una magnifica e mirabolante birra alla spina, che trangugio montando la mia tenda-casa.

Penso a casa. Penso a Torino e ho quasi il sospetto che sta sputando in me la voglia di tornare.

Mi piace pensare  che qualcuno mi aspetti.
Anche se non dovesse essere così, mi piace sognare che all’arrivo a Porta Nuova, mentre scendo pozzulente di sudore e sole, ci sia chi mi aspetta.

Durante queste ore infinite ho sentito la nostalgia. Quel pizzicore all’angolo degli occhi che mi ricorda quando mi mancava la mamma in colonia da bambina.

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Vorrei delle mani che mi abbracciano e mi accarezzano, anche se non sembro un fiore di campo, ma piuttosto un cane da pastore, arruffata e selvatica.

Eppure, se ci penso, i cani da pastore tornano sempre a casa e si fanno dare una pacca amorevole sulla testa.

Il cammino dà importanza alle cose vere.

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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