I protagonisti del TDG 2013: tutti Noi
Oramai che il TOR ha il suo vincitore, il momento della grande gioia è passato. I forti sono partiti e arrivati, il dado è tratto.
Ma molti sono quelli che devono ancora arrivare, molti si sono allenati per un anno e si sono ritirati, uno non arriverà mai più…
I volontari sono ancora sui monti a dare da bere e da mangiare a questi uomini e donne con le vesciche ai piedi, le ginocchia infiammate, le facce segnate.
I protagonisti del TOR sono loro, siamo noi. La protagonista è la Valle d’Aosta, con i suoi monti, le sue tradizioni, la sua lingua ostica…
I protagonisti sono le decine e decine di orientali che hanno partecipato, venendo da veramente molto lontano, il protagonista è il Cinese che è venuto a morire su questi sentieri, animato da passione e forse un pizzico di follia.
C’è chi corre con una bandiera dai colori del Giappone su un occhio, chi con uno zaino enorme, chi con peluches in testa, chi con i baffi lunghi, chi con i suoi 70 anni.
Il protagonista è il mio amico Ermes che è due anni che sogna il TOR e si è dovuto ritirare a causa di un ginocchio bloccato, ma che ci ha creduto fino in fondo.
A loro tutti va la mia stima, a loro va il mio orgoglio da valdostana.
Ci va un aneddoto da ricordare, come in ogni fiaba che si rispetti.
Si dice che al TOR 2012 partecipasse un Giapponese da solo, che, essendo solo, parte da Courmayeur accompagnato da un neo-amico biellese.
Il biellese, inconsapevole della totale non conoscenza della lingua italiana del compagno, parla parla e parla al Giapponese…
Parla a La Thuile, parla a Valgrisanche, parla a Cogne… Bisogna passare questo lungo tempo, la notte soprattutto…
E parla fino a Donnas, quando finalmente tace e si riposa mezz’ora con il suo amico. Passati 30 minuti il Giapponese alza la testa, guarda l’amico e finalmente dice una parola:
“Andouma?”
Gente da TOR