Il Manager Runner: perchè correre fa bene al cervello.
Corsa e lavoro. Lavoro di corsa…
Siamo tutti dei lavoratori e lo sappiamo che è dura alle volte, molte volte. Ci alziamo alle 6 del mattino, ci infiliamo le scarpe, magari è pure buio fuori, e usciamo a correre.
Poi di corsa, doccia, colazione (e magari la saltiamo anche…), lavoro.
Non posso sapere che lavoro facciate voi, ma vi racconto la mia di giornata..
Io dopo la mia corsa mattutina, torno a casa, passando alle volte a fare la spesa, poi faccio colazione, sempre, sana, sempre, mi preparo e inizio la mia giornata lavorativa, che dura spesso più di 10 ore. Mangio in ufficio, perchè mi porto il pranzo, sano, non sempre, ma spesso, davanti al computer cerco di mangiare lentamente come dice la mia nutrizionista.
Esco dall’ufficio tardi, spesso oltre le 20.
Spesso sono in giro per lavoro e allora le cose da un lato si fanno più facili, perchè non devo rassettare casa, né cucinare, ma anche più difficili perchè ci sono città che ti lasciano poco spazio per correre (e Milano, checchè ne diciate è una di quelle) e perchè sei lontano da chi accompagna la parte migliore delle tue giornate a casa. E in tutto questo ancora non ho figli!
Sono stanca?
Sì, molto e molto spesso troppo.
Mi pesa?
Non così tanto.
Non mi pesa la stanchezza, non come pesa a tante altre persone.
Sapete perchè?
Perchè io sono una runner, il mio corpo è abituato alla fatica, il mio corpo ama la fatica. Io sono progettata per la fatica.
Una volta, quando sono stata assunta io, ai colloqui di lavoro si chiedeva se si praticavano sport, ma sport di squadra. Questo perchè si riteneva che lo sportivo “di squadra” fosse particolarmente adatto al lavoro in team e questo in un’azienda piace, ovvio.
Ora, sempre più spesso, vengono invece apprezzati i manager che praticano uno sport di resistenza, come la corsa, la bici, il trekking.
Proprio per questo: perchè consociamo la fatica e ne facciamo una parte importante della nostra vita.
L’esimio Trabucchi, psicologo, grande scrittore e grande coach, ha scritto molti testi sulla resilienza, che è quella capacità che gli atleti di resistenza come i runners possiedono di non soltanto resistere alla stanchezza fisica, ma di metabolizzarla facendone parte della propria forza.
Io ora sto semplificando il concetto per essere chiara, Trabucchi è mooooolto più profondo di me, ma vi faccio un esempio che secondo me conoscete: vi siete mai accorti, durante un lungo, che ad un certo punto le gambe vanno da sole?
A me capita molto spesso di “ingranare” in un lungo dopo i primi 10km e di arrivare ad una sensazione di completo benessere dopo i primi 20km.
Mi sono convinta quindi che il mio corpo ad un certo punto immagazzini la fatica e ne faccia del carburante per andare oltre.
La corsa per quanto mi riguarda ha 2 effetti benefici per il manager per controllare il suo stress.
Il primo è quello di cui abbiamo appna parlato e quindi della SOPPORTAZIONE DELLA FATICA, quasi da renderla del carburante per avere energia di riserva.
Il secondo fattore è che LA CORSA AIUTA A PENSARE E A RIORDINARE LE IDEE.
Quando corro, soprattutto nelle corse a intervalli, come le ripetute, la regolarità dello schema di training mi aiuta a schematizzare anche i pensieri.
In un certo qual modo essere consapevole del mio corpo che fatica e scandire l’allenamento tramite frazioni di percorso o tempi, mi fa sentire padrona di me e quindi anche dei miei pensieri.
Esattamente come so che se eseguo l’allenamento alla perfezione per fare i prossimi 1000 metri impiegherò esattamente 270 secondi, acquisisco la lucidità per analizzare in modo schematico gli impegni della giornata.
E’ facile: come l’allenamento che eseguo sarà fatto da 2km a 5’10 + 4x1km a 4’30 con 500 m di recupero+ 1 km di recupero finale, la giornata sarà fatta di un susseguirsi di compiti ed impegni scadenzati.
Insomma, l’allenamento mi aiuta ad essere lucida nel gestire lo stress.
Ovviamente non cito me stessa come esempio di ottimo manager, ma credo che correre possa fare di noi dei lavoratori migliori: più attenti, svegli, lucidi ed energici.
E poi si sa: MENS SANA, IN CORPORE SANO.
E checcevò!
sposo ciò che scrivi, anche se a correre si fa molta meno fatica…più che altro perchè la sfida, spesso, è tra te e te…mentre nel lavoro ci sono un sacco di variabili indipendenti che si mettono in mezzo tra te e il tuo obiettivo.