Ho affrontato questo argomento un sacco di volte, ho scritto parole, sul mio perchè, su come mi sento, su cosa provo… Ho scritto molte parole su di me.

Ora vorrei aggiungere un motivo, questa volta non per me.

Correre apre la mente, apre gli orizzonti. Ci fa sentire grandi e forti.

Ma correre può avere un’altra motivazione: correre per gli altri.

Sembra strano, perchè pensiamo sempre al runner come a colui che lo fa perchè è attento al fisico e alla mente, il runner dal fisico atletico.

Ora cambiamo prospettiva. Pensiamo al runner bravo.

Quelli che corrono sanno essere buoni, sanno farlo per altro. Per gli amici con cui correre, per chi conosci, ma anche per chi non conosci e per chi non conoscerai mai.

Domenica ho fatto una corsa. 10 km, la mia distanza del momento. Niente di più. E l’ho fatto per gli altri.

Era una corsetta al parco, senza pretese, ma aveva uno scopo con moltissime pretese: aiutare gli altri. Nello special modo la Regina Margherita Onlus.

Questa onlus ha scopi nobili perchè aiuta gli indifesi, quelli che forse non potranno mai correre: i bambini.

Non so se avete un figlio, io non ce l’ho, non ancora almeno. Ma immagino chi ce l’ha e immagino chi ne ha uno con dei problemi di salute.

Domenica, in più di 400 abbiamo corso per i bambini affetti da anemia pediatrica congenita, per comprare per loro uno strumento diagnostico importante, un “Bioanalyzer”. Non so nemmeno bene cosa sia, ma serve per aiutare la diagnosi di questi piccini, per aumentare le loro speranze di vita.

A ogni km ho pensato che il mio sudore valesse qualcosa in più del solito e ne sono convinta.

Il 6 aprile correremo la Maratona di Milano a staffetta per la fondazione Pangea Onlus, per aiutare le donne vittime di violenza nel mondo, e i loro figli.

Questo è lo spirito con cui voglio affrontare la vita, la mia vita di runner.

Quindi, amici miei, voglio trasmettervelo: correte, continuate, ma se potete, fermatevi un secondo e fatelo non solo per voi.

Buona giornata runners, pensateci!

PS: domenica ho corso i 10km in 47 minuti, il mio personal best. Forse avevo qualche angioletto con me 🙂