Il runner imbruttito e quella insaziabile voglia di traguardi.

Partiamo dalla definizione di “imbruttito”. Deriva da “Il Milanese Imbruttito” definizione che identifica quei Milanesi per i quali solo Milano vale, solo Milano ha tutto, solo a Milano succedono le cose e solo di Milano si può essere.

Da qui la definizione di “runner imbruttito”, cioè quel runner che parla solo di corsa, sa tutto di corsa, sui social posta solo corse, per lui solo la corsa vale.

L’identikit del runner imbruttito:

  1. Il runner imbruttito filtra ogni questione tramite la corsa: mangia in base alla corsa, esce in base alla corsa, fa le vacanze in base alle gare. Tutto ruota in funzione della corsa. Se il giorno del suo compleanno cade durante una gara, non festeggia, gareggia.
  2. Il runner imbruttito si veste da corsa. Sempre. Lo vedi vagare i giorni prima della gara già in abbigliamento aderente, va a cena con la maglia della maratona, indossa il gps ai matrimoni e, se ha partecipato ad una gara importante, si tatua addosso il logo della manifestazione.
  3. Il runner imbruttito misura le distanze in minuti al chilometro.
  4. Il runner imbruttito posta sui social ogni suo allenamento, con dovizia di particolari: ripetute, velocità, intervalli.
  5. Il runner imbruttito non gareggia mai per finta. Ogni gara è come se fosse l’ultima.
  6. Il runner imbruttito se la corsa non va come dovrebbe si imbruttisce (appunto).
  7. Il runner imbruttito sfotte chi va più lento e dà a tutti consigli su come migliorare (anche senza che questi vengano richiesti)
  8. Il runner imbruttito studia e legge qualsiasi manuale di corsa.

(secondo questo identikit io sono una runner imbruttiti, anche se non sfotto mai nessuno)

Come uscirne.

Ho pensato questo articolo oggi perchè sto finalmente uscendo da un periodo grigio, di corse lente e frustranti. Da buona imbruttita mi sono depressa, ho gettato la spugna (quasi), mi sono arrabbiata.

Poi, un giorno, ho detto basta: basta imbruttimenti.

Ho eliminato passo al km, ho indossato un paio di scarpe più protettive, ho evitato di guardare Strava e mi sono rilassata.

Finalmente ho ricominciato a godere della corsa.

Per questo voglio darvi qualche suggerimento su come imbruttirsi meno in due mesi:

Prime due settimane:

Per prima cosa eliminate la velocità e il km dal GPS. Correte a tempo e sensazione. Tornate ad ascoltare il corpo e il respiro.

Comprate un paio di scarpe ammortizzate e piacevoli, fregatevene se sono un po’ lente, l’importante è che torniate a percepire l’appoggio del piede (io ho comprato le Nike Vomero 14, ovviamente da SportLand, cioè dove lavoro).

Andate a correre la mattina presto e godetevi il risveglio. Non importa se siete addormentati, pensate a svegliare i muscoli.

Disinstallate dal telefono Strava/Garmin Connect/Runtastic oppure non guardateli. Vietato!

Mettetevi un po’ a dieta: regolare il peso vi darà la sensazione di stare subito meglio, di essere leggeri mentre correte.

Terza e quarta settimana:

Rimettete i km sul GPS, ma togliete auto lap e varie notifiche. Guarderete l’orologio alla fine o solo quando vi fermate a bere alla fontana.

Inanellate allenamenti di fartlek a tempo: due minuti forte e uno piano, tre forte e due piano… scegliete voi gli intervalli, ma che siano a tempo.

Terminate ogni allenamento correndo l’ultimo tratto a bomba, sorridendo, come foste bambini. Ascoltate il cuore che batte forte.

Se volete iscrivetevi a qualche non competitiva e correte con qualche amico che sapete avrebbe bisogno di voi per tirare un po’ di più. Facendo un favore a lui vi sentirete subito al top. Se non volete farlo in gara, aiutatelo in qualche lavoro intenso. Ricordate che il suo traguardo raggiunto è anche un pochino il vostro, condividerlo vi renderà felici.

Se postate qualcosa sui social, evitate di parlare di tempi. Tornereste in un nanosecondo ad essere noiosi.

Ultime due settimane:

Riprendete gli allenamenti soliti. Vi renderete conto che sarete più rilassati. Prima di correre sorridete, pensate a cose belle, a quanto siete fortunati a poter correre.

Se siete stanchi e svogliati, fate allenamenti brevi e veloci.

Fatevi un regalo: un nuovo paio di scarpe, magari più reattive, un nuovo manuale di allenamento, un dvd con un film sullo sport, scegliete voi. Qualcosa che vi faccia bene, che nutra un po’ il runner imbruttito che avete sacrificato in queste settimane. Vogliategli bene, coccolatelo, perchè è arrivato il momento per fissare un nuovo obiettivo.

 

Disclaimer:

Io sono imbruttita, sto ridendo di me stessa, non degli altri. Il mio allenamento preferito sono le ripetute lunghe. Misuro ogni ripetuta con il cronometro del gps, nei dati di Garmin Connect guardo tutto, anche la frequenza passo. Parlo spesso di corsa, quasi sempre in realtà. Le mie vacanze sono state quasi sempre legate ad una maratona o a qualche sport estremo.

Ma ho imparato che prendersi troppo sul serio fa male in primis a noi e diventa noioso per gli altri. Una volta all’anno mi disintossico dal gps.

 

 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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