Influenza e running: cosa fare

malata

Premesso che il mio non è un parere medico, ecco la mia analisi tra attività fisica e malanni di stagione.

Siamo oramai nel cuore dell’autunno, periodo di primi raffreddori ed influenze. Non sono mai stato un soggetto incline ad ammalarmi, ma gli anni passano e di sicuro a 20 anni stavo meglio.

Ora tra lavoro, anzi, tra CAMBIO di lavoro, allenamenti, serate da sola (ho già detto che non è facile tenersi un compagno se tutte le mattine ti alzi per correre alle 6?), il mio corpo sta cedendo.

Lo sento svuotato, inerte.

Insomma, sono a letto con l’influenza, taglio corto.

E mi chiedo: qual è la relazione tra attività sportiva e malanni? 4 motivi per correre:

1- PRIMO: Parto dall’assunto più ovvio: un corpo sano e allenato è naturalmente più forte. E questo non si può mettere in dubbio. Quindi, tra fare attività fisica e non farne, non ci sono dubbi: fatene, tanta e regolarmente

2- SECONDO: Un metabolismo più regolare, una vita con orari biologici più regolari , sonno più regolare (alzarsi alle 6 del mattino è più normale che alzarsi alle 10, e dormire alle 22 è più ovvio che dormire alle 2:00…), pasti più regolari aiuta il corpo a stare in forma e ad essere più forte quando ce n’è necessità

3- TERZO: Respirare aria aperta e fresca, anche quando fa freddo, è sicuramente un toccasana: meno germi che negli ambienti chiusi, più ossigeno e più ricambio. Magari correre in mezzo ai gas di scarico in città è meglio evitarlo

4- QUARTO: chi è abituato a sentire il proprio corpo e ad averne consapevolezza, è anche cosciente di quando deve fermarsi. Essere stanchi morti è una buona scusa per non correre e per riposare. E se ci ascoltiamo lo sappiamo. Tutto sta nell’ascoltare i campanelli di allarme.

Detto questo, allora perchè alle volte ci ammaliamo?

I motivi sono tanti, nel mio caso l’associazione di un carico di allenamento abbastanza pesante con qualche preoccupazione di troppo e troppo poco svago hanno fatto il patatrack.

Quindi, se posso permettermi, soprattutto quando siete in un periodo di allenamento pesante, siate consapevoli di 2 cose:

  • svagatevi. Non importa se una sera uscite e fate tardi, il giorno seguente vi allenerete ad un altro orario. Nulla paga più che passare del tempo con le persone che ami. Non dico di strafare, ma uscite: a mangiare una pizza, a bere un aperitivo, al cinema, a zonzo. Uscite, non fate gli eremiti, perchè questo serve solo a distruggervi il morale e di conseguenza a rendere il vostro corpo più fragile. E più sarete stanchi e meno avrete voglia di divertirvi, creando un circolo vizioso che annienta la vostra voglia di vivere (credo di aver patito di più la serata di ieri da sola come una monaca, mangiando salmone bollito che il doppio allenamento di domenica)
  • non esagerate. Se il momento personale non è facile, non pretendete che le vostre gambe girino a mille. L’uomo è una macchina perfetta, ma se la testa non gira, le gambe non possono andare a bomba! Abbiate cura di voi, riposate e sorridete, lasciate i problemi e le ansie dove stanno. E se invece non riuscite a non pensarci, beh, accettatelo e prendetevi un giorno di stop. Se questo giorno di stop inciderà di 20 secondi sulla vostra maratona… beh, sapete che c’è? NON IMPORTA.

Io non ho seguito nessuna delle due regole e il risultato è questo: mi sento vuota e fragile come un vaso di terracotta.

Ma ora, vado a riposarmi, rimandando eventualmente la corsa a stasera. O a domani.

Abbiate SEMPRE cura di voi.

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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Showing 3 comments
  • aspiranterunner
    Rispondi

    Ottimi consigli, davvero! Buona guarigione

  • Vale
    Rispondi

    Tosse trascinata per un mese perchè la settimana scorsa avevo la prima competitiva e vuoi mica prendere farmaci.. ora ho una fantastica bronchite, antibiotico e cortisone..con enorme dispiacere, mi prendo una pausa..devo! a presto di nuovo runner

  • doodlemarti
    Rispondi

    Un mese fa ho passato una fase simile, ma senza malanni. Mi sentivo solo svuotata, a pezzi. Andare al lavoro tutti i giorni (esatto, zero domeniche di pausa per me, per 3 mesi) mi aveva sfibrato, e anche correre ad un certo punto, mi è diventato troppo. Arrivavo a sera che mi veniva da piangere dalla stanchezza. Così sono arrivata al punto di chiedermi se sarei riuscita ad andare avanti e la risposta è stata negativa. Ho dimezzato le corse, e ho cercato di dormire di più. Ha funzionato! Sono ripartita con più grinta, ma soprattutto, più riposata…! Buona guarigione!

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