INSIEME: Correre insieme. O no?
Definizione di INSIEME: in matematica l’insieme è una delimitazione che accomuna delle unità diverse. (spiegazione non da Wikipedia e si vede)
Faccio prima e vi riporto la definizione del Dizionario Garzanti:
1. unione di più elementi; complesso: un insieme di cose; l’insieme dei cittadini; è tutto l’insieme che non mi piace; giudicare dall’insieme | in particolare, due o più capi di abbigliamento o accessori creati per essere indossati contemporaneamente; completo: un insieme da pomeriggio; un insieme grigio
2. armonia, accordo: il gioco nei suoi singoli aspetti è buono ma manca d’insieme;suonare con un insieme perfetto
3. (mat.) aggregato, collezione di elementi considerati come un tutto unico e che hanno la possibilità di far parte di un altro aggregato simile
Etimologia: ← lat. volg. *insĕmel, rifacimento del class. insĭmul ‘nel medesimo tempo; insieme’, con sostituzione di sĕmel ‘una volta’ a sĭmul ‘insieme’.
In generale l’insieme è qualcosa che accomuna degli elementi, che siano individui o oggetti. Li accomuna grazie o a causa di qualcosa.
Mi piace la seconda definizione: l‘insieme è qualcosa che va in armonia, in accordo. Un insieme di archi è un suono puro, armonico, perfetto.
Se poi guardiamo la bellezza dell’etimologia, latina in questo caso, ci accorgiamo di quanto la parola INSIEME identifichi la corsa; Insimul: nel medesimo TEMPO.
Ora che vi ho edotto (…), possiamo affrontare l’argomento: correre insieme.
Io che sono sempre stata una runner mattiniera, amo la solitudine. Io e il mio respiro. E basta, tanto mi basta.
Frequentando l’ambiente podistico però, ho potuto apprezzare la forza dell’insieme.
Insieme si fanno grandi cose, insieme le ripetute vengono meglio e paiono più facili, insieme il lungo è una passeggiata in compagnia, insieme, quando i respiri vibrano insieme, allora tutto si può fare.
Il valore dello stare con qualcuno, sia che si stia con un amico, con uno sconosciuto, con l’amore della tua vita… beh, è intrinseco all’atto stesso della corsa.
Da soli non potremmo mai raggiungere gli obiettivi che ci poniamo: dove uno cade, il braccio dell’altro si stende e sorregge. E viceversa.
Non possiamo fare una gara insieme, non sarebbe una gara, ma di sicuro “sharare” il respiro affannato di una ripetuta lunga aiuta a sentirsi più forti.
A non sentirsi soli.
Grazie a chi c’è, per un 500, per un secondo in cui ti sorride e condivide la fatica con te, per chi ti aspetta.
Grazie allo sconosciuto che oggi ha condiviso qualche centinaio di metri di fatica con me, proprio quando pensavo di essere sola, proprio quando il mantra era “ma chi me l’ha fatto fare”.
La riflessione ora è:meglio imparare a stare soli?
Non credo, meglio regalare sorrisi e respiri affannati a chi c’è.
ph. Brooks Running