La Maratona cambia la vita.

La Maratona. La Maratona è qualcosa che ti cambia la vita.

L’ho sentito da tanti, spesso ho deciso deliberatamente di minimizzare, giusto per amore del dissenso, per non mischiarmi, per snobismo.

Anche oggi, il giorno dopo della Maratona maiuscola, il giorno dopo della NYC Marathon, qualcuno osa uscire dal coro di assoluta meraviglia trovando il pelo nel l’uovo a questo evento unico.

La Maratona ti cambia la vita.

Non esiste gara nè distanza paragonabile, la Maratona è un amore incondizionato. Come un fratello che torna anche dopo anni, un amore penitente, un legame indissolubile.

La Maratona va vissuta come un percorso al cambiamento profondo. La Maratona non è solo correre.

Ieri eravamo tutti lì alle 15.20 davanti allo schermo. Ci siamo emozionati in questo racconto epico ed avvincente, abbiamo guardato dietro gli occhi dei maratoneti il sogno crescere o morire, abbiamo pianto con Shalane Flanagan, abbiamo sperato che Sara Dossena mantenesse la testa salda. Abbiamo lottato con loro, abbiamo corso con loro, immaginandoci nelle loro gambe e nei loro cuori.
All’arrivo il cuore è esploso nel pianto che solo una gioia così regala.

E siamo stati con tutti gli amici insieme, correndo ad ognuno dei loro passi, a fianco della loro fatica, per 42 chilometri.

La Maratona ti cambia la vita. E il pensiero, la percezione, la qualità della tua emozione.

Le parole sgorgano confuse e profumano di battiti accelerati.

Inizio oggi a sognare la Maratona di Boston, inizio oggi ad intraprendere questo magico viaggio, con la consapevolezza che sarà un regalo per il mio cuore.
Tutto mio.

La maratona mi ha cambiato la vita e l’ha cambiata a Shalane Flanagan come ai 51.394 finisher della TCS NYC Marathon 2017, a tutti i maratoneti italiani, americani, keniani, a tutti i maratoneti in generale.

Sempre un’emozione pazzesca.

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