La Maratona è donna – Una Principessa alla EA7 Milano Marathon
Gloria, Carla e Maddalena.
Loro sono le Principesse che ho scelto per correre la Emporio Armani Milano Marathon l’8 aprile.
Le ho scelte perchè le loro storie possano ispirare tutte le donne, perchè la loro esperienza vi faccia capire quanto la corsa è importante per noi donne.
Quanta forza si può trovare dentro a questo semplice gesto di muovere le gambe e i piedi, quanta energia ci sia dentro di noi.
Ho sentito le Principesse, sono iscritte. L’8 aprile Milano le aspetta, ma la prova più importante di una maratona è l’allenamento.
Mancano tre mesi di lunghi, ripetute, sudore.
Con Gloria e Carla ci vedremo il 4 febbraio alla Napoli Half Marathon (venite a salutarci!).
Ho chiesto loro perchè la Maratona è Donna.
Perchè per me la Maratona è Donna (d’altronde Maratona è femminile singolare – o plurale se sono tante ).
Gloria
” io non vedo accostamento più idoneo che quello tra donna e maratona.
Anzi la maratona è donna, ma sopratutto donna innamorata della vita. La guardi, la scruti, puoi immaginare ogni singolo istante, ma poi non sarà mai e poi mai come quando la vivrai, perché lì ci sarete tu e LEI.
Come un uomo che guarda una donna. E’ incuriosito, la osserva, immagina ogni singolo dettaglio, ma poi sarà sempre una sorpresa.
Noi donne lottiamo sempre, ma alla fine nulla é insormontabile, tutto passa, come la fatica dei 42km. Che brivido, che paura dire 42km!
Poi penso che ma in realtà sono 10 ripetute da 4km e 2 di defaticamento: suona meglio e fa meno paura.
Ma non mancano i 195 mt? dentro la gioia di quegli ultimi metri ci saranno tutti gli abbracci mancati , tutte le parole non dette. Quelli sono i primi 195 metri del nuovo cammino, non la fine della corsa.” – GLORIA –
E poi Carla. Carla che domenica ha mostrato cosa vuole dire “grinta” correndo la Prom’ Classic a Nizza con un tempo magnifico.
Carla
“Non ho mai partecipato a una maratona.
Ma credo che la maratona sia una gara di resistenza.
La donna è resistente.
Lo è da mamma, da lavoratrice, da sorella, da amica. Lo è quando si rialza dalle sconfitte.
La maratona è un’idea romantica. La donna è romantica.
La maratona è fragilità e paura. Insicurezza o presunzione.
La donna è anche questo.
Ma realmente penso che la maratona sia qualcosa di straordinario, fuori dagli schemi, dalla quotidianità, spesso dal buon senso, sia un ritorno al gioco, una piccola pazzia.
Ed è per questo che non è solo donna o solo uomo. È un sentimento.
La maratona è un sentimento.” – CARLA –
Maddalena
“Alcune donne mi chiedono “ma come fai?” e inevitabilmente mi rispondono “Ah, ma io comunque non ce la farei”.
Ma come, rispondo, ma tu sei quella che lavora 10 ore al giorno, con dei turni massacranti, e si occupa anche della mamma malata e della casa!
E tu sei quella che ha tirato su due figli, con un marito sempre fuori per lavoro e in più lavori!
E tu sei quella che fa i salti mortali per arrivare a fine mese e hai due lavori e ti prendi cura anche del cane che ha 14 anni e non cammina quasi più!
Allora mi chiedo cosa renda una donna tanto forte e coraggiosa nella vita di tutti i giorni e, spesso, così poco fiduciosa nelle sue capacità fisiche e ludiche.
Ragazze, la corsa è un momento nostro, tutto per noi, un regalo, un dono che facciamo alla nostra salute, al nostro umore, alla nostra autostima. Anche un solo minuto, non servono delle ore per sentirsi bene!
E poi, minuto dopo minuto, chissà, magari un giorno arrivare alla maratona, la Regina della corsa. Avete notato? REGINA, al femminile, sarà un caso? Decisamente, la maratona è donna.” – MADDALENA –