La non-rivoluzione di Teva: ritorno alle origini

Normalmente, anzi, sempre, vi parlo di corsa, materiali da corsa, orologi da corse, vestiti da corsa, gare di corsa, pensieri di corsa, viaggi di corsa…

Con qualche incursione in montagna. Di corsa possibilmente.

Credo, per fortuna vostra, che un blog possa però parlare d’altro (alla fine scelgo tutto io, sarà pure un mio diritto no?) e per questo ho deciso di raccontarvi una storia, una storia che mi piace, una storia che parla di valori, di idee chiare, e di non modernità come la intende il mondo.

Questa è la storia di Teva.

Teva è un brand americano, che sicuramente conoscete perchè metà degli appassionati di roccia usa i sandali di questo brand come scarpe da passeggio. Ci sono i tedeschi con i Birkies e gli alternativi con i Teva.

Ma sì, dai, quesi sandali con la suola di gomma sottile e dei nastri di fettuccia intorno al piede, quelli indistruttibili…

Vabbè, andiamo avanti.

s14-feb-history-sandalEra il 1984, quindi non molto tempo fa, quando una guida fluviale del Grand Kanyon, calzanto delle infradito, si ritrova a scivolare per la centesima volta sul bagnato perdendo la sua calzatura perchè non fissa sul piede.

Si sa che gli americani sono veraci inventori come Mc Gyver, per cui la guida pensa di slacciarsi l’orologio e fissare il cinturino sul tallone ad assicurare il sandalo, ottenendo così una ciabattina in gomma ultra leggera, perfetta per gli ambienti umidi, ma stabile sul piede.

Detto fatto, nasce il primo sandalo Teva, che infatti era infradito.

Da quel primo, mitico, sandalo nasce poi la versione che tutti noi conosciamo, il prodotto che rende il brand riconoscibile.

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Negli anni seguenti una serie di invenzioni, di novità, di prodotti diversi dai sandali ha portato l’azienda a testarsi su mercati diversi: dagli scarponi da hiking alle scarpe da trail running.

Oggi, però, la filosofia Teva torna alle origini, compiendo una vera e propria non-rivoluzione: dismessi alcuni prodotti come le scarpe da trail (mai testate ma pare fossero niente male), il focus è su due categorie che fanno parte dello spirito originale di quelle terre da cui proviene il primo sandalo: SANDALI E BOOTS.

Per quanto riguarda la categoria sandali l’idea è quella del lusso chanelliano: “less is more”. Meno suola, meno fantasie, meno lacci, meno impunture. solo il necessario. Per il modello “ORIGINAL”

La Non-Rivoluzione di Teva:

Ho avuto invece occasione di testare l’altra faccia della medaglia, l’hiking, con le “ARROWOODS”.

Questa gamma di “sneakers stivaleggianti” ha un’idea ben chiara all’origine: creare un prodotto che vada bene in tutte le condizioni di una vita attiva, comodo, gradevole, impermeabile, leggero. Insomma, una calzatura in materiali naturali che “non rompa le scatole”.

Non so se voi andate spesso in giro a piedi per montagne e prati. Io si, abbastanza, sempre fatto. Gli scarponcini sono una scelta delicata perchè solitamente rendono i tuoi piedi la sola cosa che non vorresti mai vedere: li cuociono, li sfregano, li tagliano, li martoriano.

Una calzatura per l’avventura e il tempo libero deve avere alcune facili caratteristiche: tenere i piedi asciutti, traspirare, non puzzare come una toma biellese, non sembrare il cucino di un elefante di mare, non farti venire vesciche varie e unghie nere.

Sembra facile, ma non lo è.

Le sneaker e i boots Arrowoods partono da un principio semplice: per permetterti di goderti le tue avventure quotidiane, devono essere asciutti, leggeri e carini. Utilizzabili in campagna, ma anche in città. Resistenti e flessibili.

Dov’è l’innovazione?

Nei materiali: la suola si avvale di una tecnologia che assicura leggerezza, comodità e flessibilità per non massacrarti i piedi, FLOATLITE™.

La tomaia in nabuk idrorepellente e traspirante evita piedi cotti da sudore e acqua e vesciche varie.

L’estetica, curata e “urban friendly” li rende facili da portare l’autunno in città senza sembrare un alpinista post K2.

Era tanto difficile?

Arrowoods è una scarpa che risponde ai bisogni dell’utente. E basta. A domanda, risposta.

Esattamente quello che cercano gli avventurieri di oggi.

Grazie Teva.

 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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