La Storia di Giovanna – Una Principessa alla EA7 Milano Marathon
Mi chiamo Giovanna, ho 31 anni e mi sono appassionata di corsa qualche tempo fa.
Ho iniziato per caso, partecipando ad un flashmob organizzato nel 2015 contro la violenza sulle donne, a seguito di un episodio accaduto a Milano ai danni di una runner.
Ho iniziato per partecipare ad un messaggio, non per correre di per sé.
E non ho più smesso.
Se ripenso a questi ultimi due anni, mi rendo conto di essere diventata una persona diversa.
La corsa mi ha permesso (e mi permette tutt’oggi) di affrontare i miei limiti, di conoscere persone meravigliose e di scoprire il meglio in me stessa e negli altri.
Ad oggi faccio parte e partecipo attivamente ad un gruppo di corsa di Milano che, grazie agli allenamenti, alla passione, alla collaborazione ed alla tenacia di tutti, mi ha portato a correre ben 4 mezze maratone: Valencia, Brescia, Bari e Milano.
Ogni allenamento è stato ed è sacrificio: correre in pista, alzarsi presto e andare a tapasciare all’alba per preparare il “lungo” della domenica, fare una gara con la pioggia o il vento…
E poi arriva sempre il grande giorno, la gara.
In cui corri e ripensi a tutti gli sforzi ed al tempo che hai dedicato a questo momento.
Il mio obiettivo non è mai stato realizzare un tempo, fare il personal best, ma assaporare il percorso e l’esperienza che ti porti dentro.
Le persone che hai conosciuto, i momenti condivisi con i tuoi amici runner, in allenamento e post allenamento, le domeniche mattina in giro in provincia, il sostegno dei tuoi cari che, nonostante le assenze e le implacabili tabelle, ci sono sempre e sono i primi che ti seguono e ti motivano.
Correre per me quindi è emozione, è sentirmi libera di essere me stessa.
Puoi ridere, puoi piangere, puoi andare piano o anche fermarti…
non importa, nessuno ti giudica!
Giovanna