La Storia di Simona – Una Principessa alla EA7 Milano Marathon
Vi scrivo per raccontarvi brevemente come ho iniziato a correre e perché continuo a farlo.
Mi chiamo Simona Darecchio abito a Villastrada, un paesino di mille abitanti in provincia di Mantova.
Quattro anni fa, grazie alla lettura di un libro, ho smesso di fumare.
Una grande vittoria, dopo tanti anni. Solo gli ex fumatori possono capire quanto sia difficile e quanto dopo ti senta bene. Per me è finita, insieme con il fumo, una schiavitù.
In seguito mi sono accorta che dovevo fare attività fisica, perché non fumando mangiavo di più, una fame compulsiva che teneva a bada le sigarette, ma non la bilancia.
Per non ricadere nella sigaretta mangiavo fino a saziarmi completamente e soprattutto “pasticciavo”. Questo è un lato tipico dell’ex fumatore, ma sapevo che muovermi mi avrebbe aiutato, sia mentalmente sia a bruciare calorie.
Ho iniziato a fare delle passeggiate nel tempo libero, tra famiglia e lavoro, ma in poco tempo camminare non era più sufficiente.
Avevo voglia di sudare, di fare fatica, di buttare fuori il passato e di riacquisire la salute e l’energia.
Quindi ho cominciato a correre a tratti alternati, un minuto di corsa e uno di camminata. Poi due minuti, poi tre.
Fino quando un bel giorno ho corso 3km consecutivi e mi sono sentita la donna più felice del mondo.
I primi tempi la gente del paese mi dava un po’ della stramba perché correvo sull’argine del Po, da sola.
Ma, contrariamente al mio solito modo timido e remissivo, me ne sono fregata e ho continuato.
Piano piano il mio rapporto con il running è cambiato.
Per me ora la corsa non è un solo tenersi in forma ma un momento solo mio, uno stato mentale dove mi distacco dal mondo per ricaricarmi, mettendomi tutte le volte alla prova.
Una pausa di energia.