La30 di Torino, tra presente, futuro e passato
Il periodo è denso di impegni e di priorità, la maratona rimane un divertimento, tra allenamenti e risate, lunghi che sono un modo per impegnare le domeniche solitarie e sogni più grandi di me stessa.
Questo è un modo carino per dirvi che la Maratona di Verona vedrà le #4Girls4Marathon alla partenza e che ci siamo testate, senza troppe certezze sul nuovo percorso della “corta” di Turin Marathon, “La30”. Noi, Elena, Gina, marina ed Io. Noi. Amiche prima della partenza e dopo il traguardo. Amiche vere.
30 km, una distanza parallela a quella maratona che ho amato così tanto, che 5 anni fa ha rappresentato per me tutto (leggi qui il mio articolo). Parallela perchè siamo partite al 12° km del percorso che attraversa l’interland torinese, che di per sè racchiude perle come Stupinigi e anonimato come Borgaretto.
Questa maratona nel 2011 è stata la prima, ma è stato anche l’inizio di tanti sogni, non solo podistici.
La30 mi ha permesso di riviverla ancora una volta, cosa che la nuova data ad inizio ottobre non mi avrebbe permesso di fare se ci fossero solo stati i 42 km.
Ne avevo voglia, nel mio percorso da runner ho voglia di Italia, ho voglia della mia città. Ho voglia delle certezze che avevo nel 2011 quando ho tagliato quel traguardo la prima volta.
Ho voglia di ritrovare me stessa.
Trenta chilometri possono essere tanti, anche troppi. Sono stati durissimi. Faceva caldo, mi sentivo bene, sono andata fin troppo bene fino al ventesimo. Poi un muro che neanche in maratona.
Ho tanto pensato alle parole di chi mi aiuta sempre: “esci dalla fatica”. Per un po’ ce l’ho fatta.
Al ventesimo, quasi come un miracolo, proprio lui ad accompagnarmi. fresco e allegro, mentre i miei muscoli morivano dopo ogni passo.
20, 21, 23… 25 chilometri. Ma chi me lo fa fare?
Nemmeno facessi la maratona… Questo il pensiero fisso: vedendo i chilometri di chi l’esperienza la stava vivendo tutta, mi sentivo in difetto. Stare così male con 12 chilometri in meno…
Per fortuna Corso Francia arriva e mi riporta alla realtà: chissenefrega degli altri. Corro! Seguo il mio amico, lo tratto anche un po’ seccamente. Voglio arrivare.
Stranamente lui lascia perdere le mie parole dure e mi dice che sono bravissima. Lo vedo orgoglioso di me e ritrovo la forza.
Via Roma mi accoglie come una dea.
Mi sento malissimo, taglio il traguardo sentendomi svenire.
Cerco il mio amico e lo abbraccio. Arrivano Elena e Gina appena dietro. Che belle che siamo. Marina è arrivata da un po’, seconda assoluta (…).
Bevo sali, mi riposo, sorrido.
Le solite facce, saluto tutti, sono felice.
Mi giro. Ed eccolo lì.
5 anni fa abbiamo tagliato questo traguardo insieme, ora quasi non ci riconosciamo. Siamo cambiati, siamo diversi.
Gli chiedo come è andata, lui mi dice male. Siamo, inconsapevolmente, arrivati insieme. Come 5 anni fa.
Solo che ora andiamo verso traguardi diversi.
Lo guardo, sono felice. Sta bene, solo pensa ad altro. Lo saluto e torno dai miei amici.
Sorrido e vado a casa, accompagnata da chi, ora, fa parte della mia vita.
Pensiamo alla Maratona di Verona: la strada è ancora lunga, 12 chilometri in più sono tanti, ma siamo noi 4, belle e piene di voglia di batterci all’ultimo metro. “Amiche prima della partenza e dopo il traguardo. Amiche vere.”
Avremo uno sponsor nuovo, Brooks, che ci supporterà in questo traguardo. Verona, Italia. Verona per noi.
Tutto è nuovo davanti a me, ed è bellissimo.
Ciao Massimo, alla prossima Turin Marathon.
Un grazie a Team Marathon per l’organizzazione, per i pettorali, per l’affetto.
Bravi ragazzi!