Le 100 Principesse di Torino e Franco Curletto: la bellezza va di corsa

Ho sempre creduto che la bellezza fosse qualcosa che meritasse tutta la nsotra attenzione. Essere belle significa sentirsi belle nella nostra pelle e nel nostro io, significa stare bene, essere felici…

Una Principessa deve essere bella, ma soprattutto deve sentirsi la parte migliore di sè.

Per questo mercoledì 18 luglio l’incontro de Le 100 principesse di Torino è stato aupportato dal mitico Hair Designer del mio cuore, colui che ha interpretato la bellezza di donne incredibili, Franco Curletto.

Correre è anche una questione di testa, soprattutto se sei una Principessa. E non si sta parlando di Mental Coaching, ma di acconciature. Perché anche quando si corre il titolo di aspirante al trono non permette distrazioni e debolezze nello stile.
Le “100 Principesse di Torino” si stanno allenando per il loro grande obiettivo, correre la Maratona di Torino 2018, in programma il prossimo 4 novembre. Un “viaggio” che stanno affrontando insieme, grazie ai diversi appuntamenti organizzati per loro da Team Marathon, la società che firma la 42,195K del capoluogo piemontese, e RunningCharlotte (io), la running blogger Carlotta Montanera, anime dell’iniziativa.

Oltre alle sedute di training collettivo per le Principesse sono stati programmati incontri di diversa natura. E questa volta, al centro di tutto c’è la bellezza… Noblesse oblige.
Così mercoledì 18 luglio, alle 18.00, si è tenuto un appuntamento speciale presso l’atelier di Franco Curletto, l’hairstylist italiano che ha portato la sua creatività sulle passerelle della moda di tutto il mondo e che ha fatto della sua professione un’arte.Nel Salone di Franco Curletto di Torino, in corso Ferrucci 34/A, le principesse hanno ricevuto preziosi consigli su come trattare i capelli e sotto le mani esperte di Franco hanno provato un assaggio di acconciatura facilmente replicabile con i prodotti giusti.

Il terzo appuntamento delle 100 Principesse di Torino è proseguito alle 18.45 con una corsa di 30 minuti lungo le strade attorno al nuovissimo polo universitario del Politecnico.

LE “100 PRINCIPESSE DI TORINO”, IL PROGETTO

Le “100 Principesse di Torino” è una corsa simbolica di 100 donne dentro i 42,195 chilometri della “Regina”, la Maratona di Torino. Una staffetta in cui le principesse, la maggior parte delle quali non ha mai corso prima, si passeranno il testimone per i 42 chilometri. Saranno 8 frazioni, sette delle quali misureranno 5 chilometri, mentre l’ultima sarà di 7.195 km.
Le aspiranti al trono non saranno lasciate da sole. Se per gli allenamenti collettivi a pensarci sono io, a dare il ritmo e a portare le principesse al traguardo sarà Monja Trevisiol, tennista professionista, istruttrice di tennis e mamma, che correrà per intero la maratona.

«La corsa è divertimento, è fonte di benessere, non è soltanto fatica. Con “Le 100 Principesse di Torino” ho voluto creare un evento dentro l’evento. Sarà emozionante vederle prima migliorare allenamento dopo allenamento e poi correre la maratona, o meglio una parte.»

Il progetto de “Le 100 Principesse di Torino” è strettamente legato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus. Con la Fondazione sono stati e si stanno organizzando alcuni incontri sull’importanza della prevenzione e della ricerca sulle malattie oncologiche e sempre alla Fondazione sarà devoluto parte del ricavato dalle iscrizioni delle “100 Principesse di Torino” alla Maratona.

COME DIVENTARE UNA PRINCIPESSA

Le aspiranti al trono sono già tante, ma c’è ancora qualche posto libero. Per diventare una delle 100 principesse di Torino è necessario però rispondere ad alcuni requisiti

«Bisogna essere donne, mi scuso già per la discriminazione, ma in questa favola i principi aspettano al
traguardo; essere in buona salute e poter praticare attività sportiva, quindi è necessario presentare un
certificato per la pratica sportiva anche non agonistica; essere maggiorenni e ovviamente sentirsi
principesse.»

 

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RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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