Legiferatori improvvisati
Prima di passare al secondo post Occitano che mi sta tanto a cuore, ho bisogno di sfogarmi un secondo contro un certo tipo di essere umano. E questa volta sono proprio un po’ scocciata (non promette bene).
Ce l’ho con quella specie di essere umano che deve per forza avere una legge in mano per sentirsi tutelato e per capire qual è il bene e qual è il male.
Sono quegli uomini che non vedono l’ora di iscriversi ad un club per avere tra le mani il volumetto rilegato del regolamento.
Ah, il REGOLAMENTO, come si potrebbe esistere senza regolamento?
Ok, per vivere tutti insieme è necessario darsi un minimo di regole, benissimo, il sistema anarchico non mi fa nemmeno impazzire (anche se non è provato che sia dannoso), ma c’è una differenza sostanziale tra leggi giuste e una regolamentazione ferrea di tutto ciò che facciamo. Solo le Giovani Marmotte hanno bisogno di un manuale per poter vivere e il forno a microonde di un manuale di istruzioni per funzionare, ma la vita normale è un’altra cosa, no?
Entrando nel succo: sono assolutamente stufa di sentirmi dire cosa devo fare e cosa non devo fare con il mio cane da persone che citano regolamenti e leggi inesistenti. Già avere un animale da compagnia è piuttosto limitante per i viaggi e per le vacanze, se ancora bisogna sottostare a regole immaginarie dettate da tutta una serie di persone intolleranti e schizzinose, allora diventa invivibile.
Così, per questi simpatici signori, ho deciso di scrivere un breviario su cosa è obbligatorio fare e cosa non è obbligatorio fare. Una menzione anche su cosa è buon senso fare, che qui pare che il buon senso ce lo siamo bevuti. Così, magari scrivendo anche io un breve regolamento, allora mia scolteranno
COSA DICE LA LEGGE:
– il padrone di un cane deve essere maggiorenne, in normali capacità psichice e fisiche, non deve essere un omicida. E fin qui direi che ci siamo
– il padrone di un cane, IN CONTESTO URBANO, deve raccogliere gli escrementi del cane con adeguata strumentazione (leggi sacchettino). Alcune precisazioni: il contesto urbano definisce il perimetro di un centro abitato, non si chiama contesto urbano un pezzo di erba a 2mila metri dove non ci sono case. Secondo, si parla di escrementi, ma l’urina non è contemplata: mettere il catetere al cane non è legale, credo.
– il padrone di un cane, IN CONTESTO URBANO o in luoghi aperti al pubblico, deve mantenere il cane legato con guinzaglio di massimo 1,5 metri e portare con sè museruola nel caso in cui il cane si trovi in luoghi troppo affollati. Il contesto urbano come dicevo prima non contempla ogni luogo dove l’uomo può mettere piede, quindi non contempla il suddetto pezzo di erba isolato, abitato da 2 marmotte, e per luoghi aperti al pubblico si intendono luoghi dove il pubblico (non una persona ogni 3 giorni) si ritrova: parchi, aree verdi, eccetera. Se non c’è anima viva il cane può stare slegato. Per legge.
– il cane in automobile deve essere tenuto dietro, mai sul sedile anteriore. Cioè può stare nel bagagliaio o sul sedile posteriore, se lo si lega meglio, così se freniamo non salta sul parabrezza. In ogni caso non è obbligatoria la rete, a meno che non si trasporti più di un animale, allora il regolamento stradale richiede una divisione tra cani e guidatore.
– i cani non sono ammessi nei luoghi di vendita alimenti, negli ospedali e nelle cucine, per motivi di igiene. I ristoranti (le sale) non sono contemplati.
COSA LA LEGGE NON DICE:
– che bisogna fare indossare al cane la museruola, sempre (a meno che non sia un cane definito pericoloso, e anche qui avrei da ridire, ma la legge è la legge). Per cui, gentili signore che mi apostrofate perchè la ferocissima Camilla non porta la museruola, bhè, avete torto.
– che il cane non può entrare in ristoranti e alberghi: gentili ristoratori e gentili ospiti, quando minacciate di chiamare l’ASL perchè c’è un cane al ristorante, sappiate che non verrà nessuno.
– che il cane non può salire sui mezzi pubblici (al massimo, essendo luoghi affollati possiamo pensare di mettergli la museruola). In alcuni casi ci sono delle limitazioni, ma tant pis, ce le facciamo piacere
– che il cane deve sempre restare legato, anche quando ha chilometri di nulla intorno. Mi spiace se le marmotte si spaventano vedendo il cane, anche io mi spavento vedendo le marmotte (non è vero). In ogni caso è forse più pericolosa la marmotta del cane.
– che il cane non deve abbaiare (ah tra l’altro la legge vieta la recisione delle corde vocali del cane, pratica declamata da vicini rompiscatole come soluzione). Il cane abbaia tanto quanto gli esseri umani bestemmiano, anzi forse meno. Per quanto mi infastidisca, la legge che vietava la bestemmia non esiste più.
COSA DICE IL BUON SENSO (la mia parte preferita):
I cani sono esseri viventi e hanno diritto di stare bene, mangiare, essere puliti e accuditi. Non devono dare fastidio, non per legge, ma per logica, non devono fare paura e se vediamo che qualcuno ha timore è meglio allontanare il cane, non devono abbaiare frastornandoti le orecchie, sennò non ti godi il riposo, non devono scappare in giro, rischiando di arrecare danno o rendersi pericolosi. Se vediamo un cartello dove vietano l’ingresso ai cani, anche se la legge dice che potrebbe entrare, scegliamo un altro posto, così non litighiamo.
Detto questo signori, è così facile. Se avete paura dei cani o vi fanno schifo, abituatevi, vi capiterà di vederne, ma non intrappolate tutto nella legge inesistente o dietro a regolamenti inutili.
E se qualcuno vi dà fastidio con il suo cane, fateglielo notare gentilmente, forse non se ne è accorto. Se poi non smette, allora arrabbiatevi, non perchè la legge vi tutela, ma perchè il padrone del cane è un maleducato.
Per chiarezza ecco cosa dice la legge:
Grandi applausi da tutti i cani che conosco e non conosco!