Lettera alla Corsa
Quando ti ho incontrata avrei attraversato i deserti pur di risentire la vita scorrere dentro le vene. Ho scelto di provare a sfidarti. Ho attraversato le giornate pensando solo a mettere un piede davanti all’altro.
Uno, davanti all’altro, davanti all’altro, davanti all’altro, ton ton ton ton, un mantra ritmico che ti vibra nella spina dorsale. Qualsiasi cosa stia succedendo, qualsiasi pensiero mi attraversi il cuore, allora ton ton ton ton, quel mantra cadenzato che mi riporta con i piedi sulla terra.
La mia necessità era ritrovarmi.
Mi sono ritrovata e mi sono persa di nuovo.
E tu eri lì.
Ho portato il mio corpo a fare quello che non sapeva fare. Ho portato le mie gambe in giro per il mondo a correre le sue strade.
Ho portato la mia mente a vagare.
Ho portato i miei occhi a vedere.
Ho portato il mio cuore a dimenticare.
E tu eri lì. Come una compagna silenziosa.
Solo ton ton ton ton.
Più veloce.
Tontontontonton.
Ed eravamo lì, noi, io e lei.
Tu ed io.
Ho modificato quello che dovevo modificare.
Ho portato la mia vita ad essere sempre più piena.
Ho riempito i vuoti di quel suono ritmico.
Ora sempre più lento.
Ton.
Ton.
Ton.
Ho respirato.
E ora sono pronta a rivedermi.
Charlotte
Corro da diversi anni e, come te, ho utilizzato la fatica, l’impegno, il sacrificio di chilomentri su chilomentri per vincere, per lottare, per sconfiggere il cattivo umore, l’ansia, la paura.