Nike Lunar Epic: l’evoluzione rivoluzionaria

Già in diversi mi avete chiesto “ma come sono le nuove Nike a polacchino?”, e non vi do nessun torto, perchè effettivamente questo nuovo lancio Nike è davvero strano. A vedersi di sicuro, a correrci vi confesso anche.

La settimana scorsa ho avuto l’occasione di provarle e devo dire che mi hanno stupita. Non ve ne farò una recensione puntuale perchè non le ho (ancora), diciamo che ci ho fatto un giro. Un giro che vi racconto.

Milano, una bella serata, con un vento gelido e un’aria super pungente.

Il primo degli appuntamenti prova delle nuove scarpe da corsa Nike, le Luanr Epic, a cui mi hanno invitata e che non mi lascio sfuggire. Anche perchè questa novità dal nome seducente (EPIC) è alqanto fuori di testa.

Le vedo, finalmente, la mattina stessa e rimango basita. Nike solitamente fa prodotti splendidi, sceglie colori e forme in modo che tutto stia nel migliore dei modi. Queste scarpe, viste nella foto, sono brutte.

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Come vedete dalla foto, la tomaia Flyknit sale sulla caviglia come un calzino, stretto e aderente. La suola, in Lunarlon, è leggermente sporgente rispetto alla tomaia e, a vedersi così, sembra un canotto.

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La suola, sotto, presenta 5 aree a linee concentriche, che sembrano le isolinee di una mappa. Una grande sotto al tallone e 4 in punta, sotto al metatarso.

Il claim dice “La tua corsa non sarà più la stessa”.

Ci credo, sono scarpe del tutto fuori dai canoni.

Comunque, passiamo alla prova.

Mi trovo al campo di atletica al Monte Stella, a Milano. Campo Sportivo XXV Aprile. Bello, ci sono gli amici blogger e mi diverto: Robi Nava, Karen Pozzi, le ragazze di WIR, Cristina Turini di Run and The City. Loro giocano in casa, io sono l’outsider torinese, forse la più scettica, ma quando si tratta di correre mi diverto. Mi rendo conto che a me piace correre più di ogni altra cosa, perchè appena infilo queste scarpe scalpito.

La presentazione è della mitica Valeria Straneo, con la sua r moscia. “Queste scarrrrrpe sono davverrrrro speciali…”. Mi sembra ancora più magra di una volta, fragile, eterea, una bambina.

Le infilo, scettica come non mai. Non sono una modaiola in fondo.

Eppure appena messe le sento bene. Proprio bene, caspita. Così bene che mi sembrano anche belle.

Facciamo qualche giro di pista, lentamente. Questa è la terza volta che corro oggi.

In pista mi piacciono. Robi dice che gli sembrano strane,a me sembrano perfette. Provo un giro tirato e volo, malgrado i miei muscoli siano di cristallo, pieni di acido lattico e rigidi come plexiglass.

Usciamo e andiamo verso il parco del “giro-giro”, come lo chiama Cristina. Run and The City. Di Cristina ho sempre guardato il blog chiedendomi se è tutto vero. Lei è mille volte più fashion di me: belle foto, fisico asciutto, alta, outfit da urlo… Vista così sembra più vera che nelle foto, anzi, sembra proprio una donna tutta d’un pezzo! Corre e non si lamenta, sorride. Mi piace, è la faccia della medaglia che io non ho. A tratti vorrei proprio essere come lei (e perdere questi chili di più sigh).

Torniamo alla corsa. Il parco giro-giro è un parchetto nuovo nuovo, qui di fianco, stupendo, con diversi terreni per correre, cosa che lo rende ideale per un test. Corriamo intorno al laghetto artificiale con i coach di NRC. Il mio gruppo tiene i 5’10” al km. Io vorrei provare ad andare più veloce, ma così curo il passo e percepisco la rullata.

Saliamo sul giro-giro, che è una montagnetta con un percorso a spirali concentriche che ti permettono di salire e scendere senza soluzione di continuità.

Apprezzo moltissimo la scarpa. La suola in Lunarlon è morbida, ma non troppo. Rispetto alla vecchia suola lunar, che trovavo un po’ “ciabattosa” e rumorosa, questa è decisamente reattiva. Le sezioni concentriche scaricano peso e forza efficacemente, distribuendola e restituendola. La reattività è eccellente.

La calzina sulla caviglia dà un supporto ottimale, forse fin esagerato per il mio appoggio neutro. Il piede è comodo, i muscoli (e i miei quel giorno erano a pezzi) non si affaticano.

Facciamo qualche scatto per testarle sulla velocità e volano.

Direi che sul breve sono scarpe iper-performanti, resterebbe da provare se sul lungo sono confortevoli.

La calzina è molto stretta e dopo una ventina di km la caviglia tende a gonfiare, quindi rischia di stringere.

Finisco la mia oretta di corsa rilassata, i muscoli elastici, i piedi reattivi.

Approvate, le nuove Lunar Epic sono davvero geniali.

Se volete provarle, iscrivetevi qui alle prove gratuite a Milano e Roma

Le Lunar Epic sono disponibili in vendita cliccando qui

Guarda la gallery:

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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