Il massaggio pre-gara – La Rubrica di Jutta

Siamo ormai arrivati all’autunno, il periodo delle maratone e corse podistiche.

Forse sarà la vostra prima gara importante, forse sarà una delle tante.

In ogni caso vi allenate già da parecchio per preparare il vostro fisico al meglio per la competizione che si sta avvicinando.

Poi arriverà il grande momento. Dopo un periodo di preparazione lunga ed intensa c’è da mettersi alla prova e riuscire a correre la gara in un determinato tempo. Ma spesso capita di trovarsi di fronte a dubbi e ansie da prestazione soprattutto se si tratta della vostra prima maratona o gara impegnativa.

Mi sono allenata nel modo giusto? Riuscirò a finire la gara in un buon tempo? Sarà duro, dovrò soffrire tanto? Sono veramente pronta per questa gara?

All’improvviso vi sembra che la vostra preparazione non basti e vi domandate se c’è ancora qualcosa da fare perché vi viene anche in mente che nell’ultimo allenamento il polpaccio vi faceva un po’ male o che le gambe stanche, non andavano avanti. Vi sembra evidente che la gara non potrà andar bene.

(Quante volte lo avete pensato? Quante? Io tantissime…. Lo penso spesso e regolarmente invece va tutto bene… ndr)

Cosa si può fare adesso che la maratona è alle porte, tra pochi giorni. Anche se non avete mai pensato a farvi massaggiare adesso un massaggio pre gara vi sembra l’unica possibilità per salvare la situazione.

E importante che l’idea di farvi massaggiare vi venga in mente prima possibile. Perché è una questione di tempo se si potrà ancora andare in profondità e risolvere bene problematiche muscolari e fasciali o no.

Il limite sono quattro giorni prima della gara.

Se per esempio la maratona si svolge la domenica non bisognerebbe superare il mercoledì come giorno di trattamento. Dopo di che manovre più profonde per sciogliere i tessuti non si possono più applicare. Significherebbe svuotarvi le gambe. E creare una sensazione di muscoli vuoti che non spingono e che fanno fatica a lavorare. Per una maratona sarebbe fatale. Un massaggio più superficiale può essere meglio di niente, ma non è una preparazione ottimale. Fibre muscolari rimangono racchiuse in una rete fasciale incollata e rigida. In questo stato è difficile farle anche solo rilassare.

Se avete qualche parte dolente un trattamento della zona diventa molto rischioso vicino alla gara. Ci sono anche casi in cui funziona ma il rischio di peggiorare la situazione è molto alto. In casi disperati magari si riesce ancora rimediare con un bendaggio o un tape funzionale fermo restando che non si tratti di un infortunio serio.

Quindi la regola è: prima arrivate meglio è.

Un mercoledì, quindi ancora nei tempi, mi chiama Guglielmo che ha avuto il mio numero da un suo amico, dicendomi: la mia coscia mi fa male dietro e domani ho il volo per la maratona di New York. Era la sua prima maratona.

Provo ad infilarlo tra un massaggio e l’altro. Avevo solo 10 minuti per trattarlo. In effetti il suo bicipite femorale sinistro era un cordone duro. L’unica possibilità che avevo in un caso simile era di andare molto in profondità. E’ doloroso e il risultato non è garantito. Il ragionamento era o tutto o niente. E’ stata una delle poche volte che ho usato la massima pressione che fisicamente sono in grado di applicare.

La fine della storia? E’ andata bene. Guglielmo ha finito la maratona con un tempo personale ottimo. A un successivo massaggio post gara mi raccontava che il giorno dopo la maratona sentiva male ovunque. L’unico posto non dolente era la parte da me trattata.

E’ stato un tipo di massaggio pre-gara piuttosto insolito. Con il termine pre-gara non bisogna pensare ad un certo tipo di massaggio con determinate manovre. Il massaggio pre-gara può essere qualsiasi massaggio eseguito da qualche giorno fino a pochi minuti prima della gara. Le tecniche sono varie e dipendono dal tempo tra il massaggio e la gara e la situazione in cui si trova l’atleta.

Pochi mesi dopo Guglielmo preparava la sua seconda maratona, questa volta a Londra. Aveva imparato la lezione. Soprattutto durante il periodo di carico intenso si faceva massaggiare regolarmente. Qualche giorno prima di partire per Londra abbiamo fatto un massaggio pre-gara come si deve. Ho controllato per un’ultima volta se trovavo ancora qualche contrattura, qualche zona dura e poi ho fatto quello che è più significativo di un massaggio pre-gara, far riposare e rilassare i muscoli. Ho portato via tutte le scorie e i cataboliti accumulati nelle ultime settimane intense e ridato freschezza e leggerezza ai suoi muscoli.

Anche a Londra Guglielmo ha fatto un’ottima gara e migliorato il suo tempo di 10 minuti.

Il vero obiettivo di un massaggio pre gara è di dare una meritata “tregua” ai muscoli, alle articolazioni e alla mente prima di una gara impegnativa. Il massaggio è un’ottima tecnica per allontanare la stanchezza muscolare per poi poter tirare fuori il meglio dal fisico nel momento della competizione. Un ultimo controllo di verifica se si nascondono ancora piccole contratture, zone tese o incollate. Si drena e si muove la muscolatura in modo da togliere la fatica delle settimane precedenti per arrivare al tono muscolare ideale per una massima prestazione.

Quale sarà il tono muscolare ideale? Sono le mie mani che lo sanno, che lo sentono soprattutto se sono gambe che conosco.

Cosa succede se non vi siete mai fatto massaggiare prima e quindi non conosco le vostre gambe?

Ha senso in prossimità della gara di passare per un massaggio?

Muscoli mai massaggiati vanno prima “liberati”. Spesso i muscoli e le fibre muscolari sono incollati ed attaccati uno con l’altro e non riescono muoversi liberamente. Bisogna scollarli, cosa che si può fare se arrivate in tempo, vuol dire sempre minimo quattro giorni prima della gara. Perché dopo il massaggio profondo trasverso vi faranno male le gambe per due o tre giorni. Ma poi le sentirete più leggere e reattive come forse mai prima.

Venire prima possibile!

Allora com’è che spesso ad una maratona ci sono lettini e massaggiatori offerti dall’organizzatore a disposizione degli atleti per un ultimo massaggio poco prima della partenza? A cosa servono questi massaggi? Hanno senso?

Questi massaggi hanno completamente un altro scopo.

Servono a riscaldare muscoli ed articolazioni. Completano in modo passivo il riscaldamento attivo dell’atleta. La durata è breve, intorno a cinque minuti. Le manualità sono superficiali e veloci. Lo scopo è di svegliare la parte neuromuscolare e di stimolare il microcircolo. Non rimediano nessun deficit muscolare o fasciale ma servono solo ed esclusivamente a riscaldare i tessuti. Questi massaggi se eseguite da mani esperte permettono un riscaldamento più completo e se avete la possibilità sfruttatela.

I massaggi alla partenza non sono dolorosi. Ma non è sempre così. Qualche giorno prima della gara invece si potrebbe anche soffrire un pò. Quanto?

E’ un punto interessante e alla prossima puntata vi risponderò alla domanda: i massaggi fanno male?

Intanto pensate a farvi massaggiare non solo un’ora prima della gara ma molto prima soprattutto se in autunno avete in programma qualche gara podistica.

Jutta Croce

 

RunningCharlotte
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Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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