Quando i muscoli dicono fermati, ovvero mi infortuno con filosofia

Stavo facendo un allenamento che odio, ieri.

Tre volte i 3000 metri.

Che poi non è vero che lo odio, solo che ieri era una giornata no.

Alzata troppo presto, traffico troppo intenso, appuntamento fuori dalla tabella di marcia, fretta che si sa, è una cattiva consigliera. Mi sentivo nervosa e stanca come solo io so essere. Mi faccio prendere dall’affanno, alle volte. Vorrei fare di più e invece non riesco.

Il mio problema è che io vorrei fare tutto. Ma “TUTTO” è di per sè un concetto sbagliato.

Appena partita ho pensato che fosse il giorno giusto per infortunarsi, ma so affrontare lo scoramento da nervoso e sono partita per il primo tremila con tutta la concentrazione che avevo. Andava bene, fino a quella discesa andava bene.

Per guadagnare velocità ho allungato la gamba. Il piede ha appoggiato pesante, la coscia ha parato il colpo.

Una pinza mi ha stretto il bicipite, lì tra l’inguine e il gluteo. Ho fatto ancora duecento metri. Non ho finito nemmeno il primo tremila. Sono tornata a casa camminando. Infortunio. Una parola che fa paura a tutti.

Domenica niente Sojasun Verdi Marathon per me, sarebbe rischioso e rischiare non serve a nulla. Ho una maratona di preparare e non voglio fare cavolate.

Non so parlarvi di stiramenti, contratture o altri infortuni, perchè l’ecografia mi dirà di più, ma per il momento sento solo un dolore sordo e latente.

Voglio parlarvi di cosa si fa quando ci si fa male.

La corsa non fa male, ma ci si può fare male correndo. Fa parte della vita normale di uno sportivo, non è un dramma e non è strano.

Alle volte la nostra mente vorrebbe che dessimo di più. Vorremmo fare “tutto”. Ma il nostro corpo non riesce. Allora ci avvisa e noi dobbiamo a tutti i costi ascoltare questi avvisi.

Ad avvisarmi è stata una gamba: fermati Carlotta. E io l’ho ascoltata e mi sono fermata.

Basta. Nessun dramma. Salto una gara, alla quale tenevo molto, ma che si ripeterà l’anno prossimo. L’anno prossimo parteciperò, per ora mi riposo.

Andrò a farmi vedere, annullerò gli appuntamenti del weekend, mi dedicherò a me.

Ne approfitterò per mangiare sano e dormire molto. Qualche bel manicaretto in stile healty food e via.

Ci rivediamo la prossima settimana. O comunque quando il dolore sarà passati. Più forte di prima.

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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