My Running Passion – Ripartire con la Turin Half Marathon

Ricominciare.

E’ un periodo particolare, questo. Della vita, ma anche della vita da atleta.

La settimana scorsa ho “mollato” per la prima volta una gara (leggi qui il resoconto), forse quella che amo di più, la Mezza Maratona della mia città, Aosta.

Erano giorni che mi sentivo strana e svuotata.

Ed è successo. Come succede a tanti.

C’è un concetto che vorrei che, però, vi arrivasse, perchè è fondamentale:

la gara è il punto finale del viaggio. Il viaggio vero è l’allenamento.

Questo per me è fondamentale, infatti non mi sono nè stupita del risultato non ottenuto, nè tantomeno demoralizzata.

Durante la settimana ho corso con ritmi blandi, come Massimiliano Milani (presto vedrete la sua rubrica su questo sito) mi ha consigliato. Ho fatto un lavoro leggero con 8 volte i 300 metri e per il resto ho semplicemente corso a ritmo blando.

E questo domenica ho corso la Turin Half Marathon.

Il nuovo percorso di questa gara è in leggera discesa per la prima parte, poi nella seconda metà ha diverse pendenze. A parte un paio di cavalcavia nulla di difficile, ma tenere un ritmo costante non è scontato.

Con me, dopo tanto tempo che non facevamo una gara insieme, il Running Motivator numero 1, Giuseppe Tamburino. Avere lui davanti mi ha tranquillizzata, mi ha permesso di fidarmi.

Sono partita senza strafare. Questo percorso tende per sua natura a far sottovalutare la gara: la prima parte in leggera discesa spinge le gambe e la tendenza è quella di iniziare subito forte, per ritrovarsi “inchiodati” dopo.

Media al chilometro intorno ai 4’25”.

Le gambe giravano bene, leggere e facili. Ai piedi le mie nuove New Balance 1400 v5, che hanno una buona spinta di avampiede grazie alla suola che regala un ottimo attrito.

Giuseppe è un metronomo. Non abbiamo sbagliato un solo chilometro. Leggermente più veloci i chilometri in discesa, leggermente più lenti quelli con salita.

Verso la parte finale ho cercato di seguirlo accelerando, ma il mio “motore” non riesce ancora a sopportar ritmi sotto i 4’20” (Massi Milani aiutami tu!).

Sul finale, dopo un massacrante diciannovesimo chilometro durante il quale il mio fegato mi ha mandata a quel paese mozzandomi il respiro (il solo chilometro corso sopra i 4’30”), ho trovato la mia motivazione dentro il cuore.

Ho allontanato la fatica. Ho zittito il dolore.

Ho fatto quanto ho imparato in questi anni: che le gambe vanno dove va il cuore (e la testa).

Ho tagliato il traguardo tuffandomi nell’abbraccio del mio “pacer” e nella gratitudine che giustamente devo a lui e alle mie gambe.

Sono ritornata. In 1h33minuti36secondi.

Non è il mio personal best, ma non è importante. L’importante è che sono ritornata e che da qui comincia la preparazione.

Tabella di questa settimana:

  • lunedì: scarico lento 13 km 4’30” + cross training
  • martedì: corsa a ritmo facile 8 km + 6 allunghi da 100 m
  • mercoledì: 4 km riscaldamento + 8×700 con 300 metri di recupero
  • giovedì: Fartlek leggerissimo 10 km
  • venerdì: 4 km riscaldamento + 6 km progressivo (se troppo stanca 10 km corsa ritmo maratona)
  • sabato: riposo
  • domenica: 4 km di riscaldamento + 10 km 4’15” (garetta?) + defaticamento

E ci rivediamo la prossima settimana.

La strada verso la San Nicola Half Marathon è ancora lunga!

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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