Nike Pegasus Trail 2 GTX, la recensione

La Nike Pegasus Trail 2 GTX è una delle grandi novità dell’azienda americana e testarla, ammetto, è stato molto divertente.

Partiamo dal concetto a mio avviso fondamentale del posizionamento di questa scarpa: la Pegasus Trail 2 GTX NON E’ UNA SCARPA NATA PER TRAIL ALPINI. Metto le mani avanti con questa affermazione che può apparire forte per fugare dall’inizio ogni dubbio. Ho letto qualche commento, anche di runner esperti, che la definisce adatta per percorsi tecnici e visto bellissimi shooting dolomitici con indosso questo modello, ma Nike la posiziona (correttamente) come una scarpa urbana, dedicata a terreni misti, a climi cittadini invernali per quanto riguarda il modello GTX, per trail easy e veloci.

Per questo ho testato questa scarpa su tre tipi di percorso: il Parco della Mandria a Venaria (TO), un percorso magnifico tra brecciolino, asfalto e strade bianche; Il sentiero “single track” semplice ai piedi del monte Musinè vicino a Torino; la pista tagliafuoco tra Caselette e Almese, una strada sterrata dalle pendenze facili.

In tutte le occasioni era piovuto da poco, per cui il fondo era umido.

Il mio principale obiettivo era appunto quello di capire come si comporta questa scarpa passando dall’asfalto al terreno più sconnesso, valutandone ammortizzazione, trazione, stabilità e sul duro anche la comodità.

Guardiamole.

Nike Pegasus Trail 2 GTX

Oltre a valutarne l’evidente bellezza, cerco di essere più approfondita 😉 partiamo dalla suola. Il battistrata ha una tacchettatura mediamente profonda di circa 2 mm, disposta a raggiera verso la punta e verso il tallone, per dare trazione in avampiede e fluidità sul tallone.

L’intersuola è molto alta, con l’oramai caratteristica forma a coda di Nike sul retro, dettaglio che in questo caso non è solo un vezzo, ma un aiuto in discesa per dare fluidità alla rullata. Interamente in schiuma Nike React, me la immagino molto morbida e con un buon effetto rebound.

Drop: 10 mm

Altezze suola: avampiede 21mm – tallone 31 mm

Avampiede e retropiede hanno una superficie di appoggio larga che promette una buona stabilità.

La tomaia in Gore-Tex invisible fit sul davanti, si fa più rigida e protettiva sul tallone, restando però flessibile. Il colletto sula caviglia è elastico per aderire bene e limitare l’accesso a pietrisco, fango e acqua. La punta è dotata di un puntale rinforzato per limitare l’urto con pietre e pietrisco.

Indossiamole.

La tomaia appena indossate sembra subito un po’ rigida e molto sottile, ma nel complesso avvolge perfettamente il piede senza essere troppo accollata. Il colletto morbido ed elastico è piacevole. Il tallone ben fermo.

La sensazione più piacevole è data dalla morbidezza dell’intersuola, che cede sotto il peso, ma comunque ha una densità tale da non risultare troppo morbida. Saltandoci sopra si ha una bella sensazione di rimbalzo in avampiede.

Detto facile, l’idea principale è quella di indossare una scarpa da strada solo più protettiva e stabile. Anche il peso è quello di una scarpa da strada. L’appoggio è equilibrato e non troppo rigido.

Peso: 315 g (taglia EU 42,5)

Corriamoci.

Pegasus Trail 2 GTX

Iniziamo dal test a mio avviso più significativo, quello sul misto. Premetto che era una corsa lenta in un giorno uggioso su terreno bagnato, di cui un terzo su asfalto e due terzi su sterrato leggero, senza salite nè discese ripide.

Su terreno duro e asfalto la scarpa si è dimostrata reattiva e ammortizzata al pari di una running, leggermente più rigida, ma comunque comoda. Il tacchetto è abbastanza flessibile da non disturbare e la scarpa ha una rullata fluida. Su terreno sterrato rimane apprezzabile l’effetto rebound che in parte compensa l’effetto “assorbente” del terreno e ne restituisce la spinta. Nel complesso il passaggio da asfalto a terra è molto equilibrato. Questo è un percorso che normalmente si fa agevolmente con una scarpa da strada, ma rispetto ad una scarpa da strada (ultima volta ho usato le Brooks Glycerin 18) ho apprezzato razione e stabilità nei tratti più ciottolati.

Su sentiero l’ho trovata molto confortevole. L’intersuola morbida e alta protegge dalle asperità del terreno e attenua la sensibilità su rocce e sassi, dettaglio che la rende perfetta anche per l’approccio al trail per i meno esperti. Buona trazione in salita e ammortizzazione in discesa. Nel compenso una scarpa piuttosto precisa pur rimanendo protettiva e comoda.

La protezione all’acqua del Gore-Tex è senza dubbio eccellente senza essere troppo calda.

Consigliata per:

percorsi misti, trail senza pendenze importanti, sentieri in ghiaia e brecciolino, ma anche single track non troppo impegnativi. Perfetta per un avviamento al trail running o per urban trail. Perfetta anche per trail running su percorsi appenninici e altitudini non alpine.

Sconsigliata per:

trekking di più giorni con zaini pesanti o per runner sopra i 90 kg, dove consiglio qualcosa di più rigido. Non ideale su terreni tecnici ad altitudini elevate (a patto di non essere un mega atleta). Quasi scontato, ma da preferire per terreni sterrati o al massimo misti e non per asfalto.

VOTI:

AMMORTIZZAZIONE: 9

PROTEZIONE: 7

REATTIVITÀ: 9

TRAZIONE: 7

LEGGEREZZA: 8

COMFORT: 9

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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Showing 3 comments
  • Francesca
    Rispondi

    bellissima recensione, avrei però una domanda : com’è la calzata? Come le classiche pegasus o più larga?

    • RunningCharlotte
      Rispondi

      Ciao Francesca, normale direi, io ho lo stesso numero. La vestibilità è leggermente più larga, ma prevedendo percorsi con dislivello bene così. Ovviamente il consiglio è di provarla, ça va sans dire, ma se non puoi a mio avviso tieni stesso numero. I negozi di sport sono comunque aperti 😉

  • Andrea
    Rispondi

    Ciao, intanto complimenti per l’articolo e per il tuo cane! Vorrei chiederti se, secondo te, la calzata deve risultare aderente, quindi fasciante nel collo del piede oppure può essere un po’ più larga e quindi più comoda ma eccedere nella mobilità interna ? Spero di essermi spiegato 😉

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