“Non c’è due senza tre”, la mia terza StraLugano

Malgrado io non sia una grande amante dei laghi – c’è chi ci fa l’amore, citando una canzone nemmeno troppo bella – questo sarà il terzo anno consecutivo che mi presenterò al via della StraLugano, la mezza maratona che per me è un appuntamento immancabile della fine primavera.

I motivi per cui amo questa gara sono molteplici.

Per prima cosa non sono mai stata sola.

Grazie a StraLugano ho sempre vissuto bei momenti legati a belle persone, le mie amiche Manu e Cri nel 2017 e i miei amici torinesi in trasferta, la mia mitica coach Marina Zanardi nel 2018 e quest’anno…quest’anno mi sento addirittura una metà di qualcosa. Ma questo è un altro discorso.

L’anno scorso con me c’era Marina, la stessa Marina che mi ha supportata durante tutta la preparazione per la Maratona di Berlino, LA più bella di tutte.

Leggevo su Correre di maggio (sula quale ci siamo anche io e Francesca con la nostra gara alla fine del mondo, quindi guai a chi non lo compra) del “paradosso dell’amatore-allenatore”, che allena gli altri, ma non sè stesso. Perchè forse non è un buon allenatore?

Io senza Marina non avrei corso la stessa Maratona di Berlino. Un allenatore è il tuo grillo parlante, ti fa lavorare sui difetti. Da sola non sarei stata obiettiva e probabilmente mi sarei massacrata di chilometri – cosa che mi riesce benissimo – senza migliorare di un secondo dove avevo lacune.

Poi, StraLugano mi ha sempre portato bene.

Nel 2017 il progetto “La paura fa 90” mi ha fatto correre la Maratona di Milano in 3h12′, mio personale fino a Berlino.

Nel 2018 è stato il LA per la preparazione di Berlino.

Nel 2019 sarà il punto iniziale per tornare su strada dopo i trail di questa primavera e preparare la maratona di Chicago di ottobre 2019.

Onestamente non ho il tempo per prepararla. Mancano due settimane e io ho appena finito il mio periodo di scarico, che mi trova con ancora qualche dolore al gluteo, cosa che mi impedisce di iniziare un allenamento serio per non prolungare i dolori verso la preparazione di Chicago.

Per cui mi presenterò al via per vedere se riesco almeno a scendere sotto l’1h35′, obiettivo oggi ambizioso.

Ma soprattutto, voglio riprendere confidenza con l’amore per la fatica.

Sorseggiando il sole del lago di Lugano.

Appuntamento per tutti domenica 26 maggio.

Trovate tutte le info qui www.stralugano.ch

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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Comments
  • margantonio
    Rispondi

    In bocca al lupo per questa gara ma soprattutto per la preparazione della Maratona di Chicago

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