Polar Vantage M2, la recensione

Eccomi a scrivere la recensione del nuovissimo Polar Vantage M2. Come sempre scrivere le recensioni tecnologiche mi mette una certa apprensione perché io non sono una tecnologica. Io uso la tecnologia per quello che mi può servire, ma quando la cosa si fa sofisticata rischio di perdere dei pezzi.

Cercherò di essere chiara e precisa. Per fortuna come Polar avevo già testato il Vantage V e il Polar Grit X, e quindi alcune delle funzioni di questa novità dedicata al running le conoscevo già.

Il Nuovo Polar Vantage M2 viene indicato per i runner di tutti i livelli che desiderano un orologio da portare in ogni situazione (anche nella vita di tutti i giorni) accurato e preciso e con molte funzioni sofisticate.

Caratteristiche estetiche del Polar Vantage M2.

polar vantage m2

L’orologio che sto testando è in elegante color champagne con la ghiera oro. Dimensione della cassa 46mm. Design pulito.

Dal punto di vista estetico è un orologio importante, ma con un design elegante che lo rende facile da portare durante tutto il giorno. Il peso di 45 grammi non è esagerato.

I cinturini sono sostituibili e modificabili. Esiste in diverse combinazioni di colore, più maschili e anche più sportive.

Principali funzioni per l’allenamento.

In questo periodo ho testato il Polar Vantage M2 in tre attività: running, trekking e attività indoor. Per altre funzioni e sport rimando a post gravidanza 😉

Durante le attività con GPS è fondamentale la precisione di quest’ultimo. Il Polar Vantage M2 è dotato di GPS, GLONASS, Galileo e QZSS con GPS assistito per una ricezione del segnale più rapida.

Grazie a questo sistema iper preciso tracciati e velocità sono molto accurati. Io per gli allenamenti uso sempre la velocità media e la velocità media del lap per le ripetute. Ammetto che la velocità istantanea non è accuratissima, soprattutto se si corre (cammina) in prossimità di edifici molto alti o coperture metalliche come accade a me a parco Dora a Torino.

L’orologio è dotato di molte funzioni che riguardano l’allenamento che sono un’indicazione utile per l’atleta. Queste funzioni si basano tutte sulla rilevazione cardiaca durante l’allenamento e vengono così aggiornate giornalmente.

Polar Vantage M2 misura la frequenza cardiaca dal polso con la tecnologia Polar Precision Prime™. Questa tecnologia innovativa combina la misurazione a lettura ottica della frequenza cardiaca con altre tecnologie basate su sensore per eliminare fattori di movimento che potrebbero interferire con il segnale di frequenza cardiaca e restituire dati non affidabili.

Di fatto però, come tutte le rilevazioni al polso, se si vogliono dati efficaci meglio basarsi su rilevazioni con fascia toracica o con la nuova fascia cardio da braccio Verity Sense (di cui puoi leggere la mia recensione qui).

Il Running Index

Polar Vantage m2

Un’interessante funzione è quella dettata dal Running Index. Il valore Running Index è una stima del consumo massimo di ossigeno (VO2max) durante la corsa. Dopo ogni allenamento verrà attribuito un relativo running Index, che verrà poi registrato sul tuo profilo Polar Flow per monitorarne gli sviluppi. é sempre un pochino sovrastimato a mio avviso, ma le variazioni sono affidabili e questo è l’importante.

La cosa fondamentale in questo calcolo è impostare correttamente le zone di frequenza cardiaca (se hai dubbi su come funzionano puoi leggere questo mio articolo ).

L’orologio dà delle stime automatiche sulle 5 zone di fc, che si basano sui parametri inseriti nel profilo della persona, ma la chiave della lettura dell’allenamento sta proprio nella corretta individuazione di queste zone, che variano da persona a persona. Io ad esempio, secondo i miei parametri standard dovrei avere una Z1 che va da 112 a 130 bpm, una Z2 da va da 131 a 138 e una Z3 che va da 139 a 148 bpm (approssimativamente). Questi valori per me, non sicuramente bradicardica, incinta e in questo periodo non particolarmente allenata, sono sicuramente sbagliati. Basandomi su questi parametri un mio allenamento lento verrebbe eseguito in Z3, con conseguente “sballo” anche del Running Index.

Per questo, per un Running Index adeguato è bene valutare le proprie zone cardiache.

Carico di lavoro, recupero e qualità del sonno

Un altro aspetto che ritengo molto interessante del Polar Vantage M2 è il suo calcolo di carico di lavoro e recupero, legato alla qualità del sonno. Nightly Recharge™ infatti misura il riposo notturno e mostra come gli sforzi da te sostenuti durante il giorno vengono recuperati. Il recupero per un atleta è fondamentale, quasi più dell’allenamento. Nel senso che un allenamento mal fatto dà pochi frutti, ma un recupero mal fatto dà frutti negativi.

In questo modo potrete misurare il carico di lavoro e correlarlo al riposo e al recupero. Una situazione di overtraining esasperata potrebbe creare danni anche a medio termine e va monitorata. Noi amatori spesso non ci soffermiamo sulla stanchezza e non sappiamo giudicare se è eccessiva. per questo è importante monitorarla.

Inoltre, se non avete idea di come fare, potete farvi aiutare dal Running Program di Polar, una particolarità del software che permette di creare allenamenti personalizzati allenarsi e adattivi basato sulle metriche individuali. Il programma si adatta costantemente in base ai progressi.

Interessante anche la possibilità di migliorare il recupero conoscendo le fonti di energia utilizzate in allenamento. Polar Vantage M2 suddivide il consumo energetico in carboidrati, proteine e grassi in modo da avere un’idea di base su come reintegrare i macro.

Il prezzo di listino del Polar Vantage M2 è di 299,90 €.

PLUS:

Sicuramente la durata della batteria, che in modalità GPS raggiunge le 36 ore. Il prezzo, leggermente al di sotto dei competitor per questa fascia di prodotto. L’estetica, sportiva, ma non troppo, che lo rende gradevole nell’utilizzo quotidiano.

Il cardio da polso, che per me rimane comunque una opzione, è uno dei migliori in commercio.

L‘analisi del recupero, molto accurata.

MINUS:

Come negli altri Polar trovo di difficile utilizzo il tasto lap, che è lo stesso dello start. Nelle ripetute difficile far partire orologio e lap in maniera sincrona.

Le dinamiche di corsa non sono così precise. Su un orologio tanto sofisticato mi sarei aspettata il calcolo del tempo di volo e il balance.

 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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intervista elena araldi