Proguard di Ring’O, la bandana progettata come una mascherina
Mascherina sì, mascherina no, e mentre corro? E se mi fermo? La bandana Proguard di Ring’O risponde esattamente a questi dubbi.
Vi dico come la vedo io su corsa e mascherina.
Durante la corsa la mascherina è controproducente e non solo “perché lo dico io”. Avere un filtro per la respirazione in un momento in cui il ritmo respiratorio aumenta da due a quattro volte quello a riposo non permette a tutta la CO2 di defluire, con il risultato che re-immettiamo nel nei nostro polmoni una miscela di ossigeno densa di anidride carbonica, cosa che provoca la tanto nominata “alcalosi” e rischi di svenimenti.
Da mia prova effettiva, correre con indosso la mascherina è fattibile a patto che si corra lentamente, con un ritmo cardiaco basso, perché indossandola il mio cuore aumenta di frequenza per sopperire ad una carenza di ossigeno. Dopo aver provato l’ebbrezza di correre 10km a 180 bpm ho desistito.
Resta il fatto che non sempre possiamo mantenere le distanze di sicurezza, anche se corriamo alle 6 del mattino, anche se usciamo quando fuori piove. Nel mio parco di sempre ad esempio c’è una strettoia proprio a ridosso di un parcheggio, quindi affollata non solo da runner, ma da famiglie e persone che passeggiano. In questo caso io mi sento di dover avere con me un dispositivo di “sicurezza” da indossare alla bisogna.
Inoltre, per arrivare al parco bisogna attraversare quartieri che possono essere affollati, o magari si ha piacere di fermarsi a prendere un caffè, a comprare il giornale, fare un salto al mercato come faccio io la mattina. In questi casi avere una mascherina o qualcosa da indossare è obbligatorio (per legge e per buon senso).
Le soluzioni possibili
Le soluzioni possibili sono tre. O ci portiamo una mascherina tradizionale, sapendo però che si intriderà di sudore e diventerà inutilizzabile dopo. O ci dotiamo di una mascherina sportiva, utile e con una respirabilità migliore, ma difficile da indossare se non come mascherina quindi inutilizzabile diversamente a “pericolo” terminato.
Oppure utilizziamo una bandana speciale come Proguard di Ring’O, che garantisce una grande efficienza ma ha una flessibilità tale da poter essere utilizzata in molti modi diversi.
Proguard di Ring’O, la bandana mascherina
Ring’O è una azienda che da molti anni produce bandane tubolari, con un know how riconosciuto su questo tipo di oggetti. Mentre altre aziende hanno modificato la loro produzione per avviare nuove linee per confezionare mascherine, Ring’O ha voluto utilizzare la sua conoscenza per adattare il proprio prodotto alle nuove esigenze degli sportivi.
La tradizionale stoffa tubolare è stata così trattata per limitare la filtrazione delle goccioline espulse con il naturale respiro ( droplets ) e sottoposta a test per la Determinazione dell’efficienza di filtrazione (BFE) (secondo EN 14683:2019 modificata), oltre che per la Determinazione della respirabilità (secondo screening MIP 047:2020 Rev.O).
Ring’O in questo modo mette a disposizione dei cliente un prodotto dalle caratteristiche decisamente soddisfacenti. Indossato ripiegato in almeno 4 strati di stoffa, Proguard fornisce una protezione con efficienza di filtrazione (BFE) di ≥ 90%. Il valore per essere nella categoria medicale è ≥ 95%.
Indossato come una mascherina gli strati diventano 12, fornendo un grado di efficienza ancora maggiore.
La respirabilità si attesta a 29,7 Pa/cm3, quando il massimo consentito per i tessuti medicali è 40. Oltre a ciò, per diminuire la carica batterica di base, il tessuto è inoltre trattato con prodotto Sanitized® che ne allunga l’efficienza non essendo necessario lavare il capo ad alte temperature.
Quando utilizzare Proguard
Ovviamente possiamo comodamente indossare la bandana correndo, come qualsiasi altra bandana. Io la indosso sul capo, ma si può utilizzare in moltissime composizioni differenti. Anche eventualmente al braccio.
Quando correndo si incrociano persone troppo vicine o comunque non si possono mantenere i due metri di distanza, si calza la bandana, precedentemente piegata in quattro, sul viso, a coprire naso e bocca.
Questo gesto è molto semplice e si può attuare in una frazione di secondo, sicuramente più semplice e veloce di indossare la mascherina tradizionale.
Inoltre il tessuto di Proguard, anche se intriso di sudore, ha una carica batterica inferiore grazie al trattamento con prodotto Sanitized®.
Nel momento in cui smettete di correre, trasformare Proguard in una vera e propria mascherina è semplicissimo.
Insieme con la bandana troverete nella confezione due elastici in stoffa. Si deve piegare il tessuto in due seguendo il alto lungo e poi, passando gli elastici come due occhielli, si ripiega il tessuto in tre parti – creando così una barriera di 12 strati di tessuto. A questo punto si usano gli elastici per indossare la mascherina-bandana sulle orecchie.
Così “mascherati” potrete accedere in sicurezza a luoghi pubblici, andare a fare la spesa al mercato, comprare il giornale e chiacchierare con il compagno di corsa trovato al parco.
Proguard è disponibile in diverse colorazioni sul sito di Ring’O ma è anche personalizzabile nel disegno e nei colori, per gruppi sportivi e negozi.
Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Ring’O per la promozione di Proguard