TESTING APPAREL: Running sostenibile, Dorando dice #NoOilRun
Quando ero piccola (e mi innamoravo di tutto come direbbe Faber ndr), avevo molti buoni propositi.
Volevo cambiare il mondo, non nel senso che “volevo la pace nel mondo”, ma nel senso che volevo proprio salvare la terra. Per questo mi sono iscritta alla facoltà più stramba: Design del prodotto ecocompatibile.
Di per sé suona bene e vi assicuro che gli studi sono stati tra le cose più interessanti della mia vita. Ho anche dato una tesi progettando un materiale coibentante per l’edilizia “riciclando” nidi di insetti.
Poi la vita ha preso il sopravvento e i sogni sono diventati meno sogni.
La verità è che rimango un’inguaribile amante del sostenibile e rimango affascinata da chi continua a sognare.
Vi dico dove voglio arrivare: avete mai pensate di cosa vi vestite quando correte?
Io ci ho pensato ora perchè me l’hanno fatto notare: ci vestiamo mediamente di derivati del petrolio, tendenzialmente fabbricati a molte miglia di distanza.
C’è qualcosa di male? No, assolutamente, anzi, i tessuti tecnici oramai sono tra i tessuti più comodi e ricercati che ci siano.
Eppure c’è qualcosa che mi disturba.
E’ possibile un’alternativa?
La risposta me l’ha data Dorando. Non Dorando Pietri, ovvio, non sogno ancora i fantasmi 🙂
Dorando è un brand neonato, direi una start up, e il suo motto è molto chiaro:
NO OIL RUN
(E Made in Italy)
I capi creati da Dorando infatti sono fatti in 4 materiali:
Capi estivi e indoor: il filato usato si chiama Lenpur® ed è ottenuto dalla polpa di cellulosa di abete bianco (non si abbattono gli alberi, si ottiene dalla potatura). Viene utilizzato in tutti i capi a diretto contatto con la pelle (tshirt, intimo e interno dei calzoncini)
E cotone bio per la parte esterna dei calzoncini.
Capi invernali: Lana Merinos e Seta, due filati di origine animale rinomati per la loro resistenza termica.
Voilà, il gioco è fatto: non un grammo di petrolio, impatto ambientale quasi 0, ma… come sono sulla pelle?
Per questo li ho testati, almeno i capi estivi.
La gamma prodotti (che trovate in vendita online sul sito dorando.it) non è certo infinita e i colori pochi: una tshirt inversione uomo e donna, un calzoncino, i capi intimi.
Ma di cosa abbiamo bisogno noi runner se non di questo? Scarpe e calzini, certo, ma lì bisogna ancora lavorarci.
Ho quindi testato la maglietta in Lenpur e gli shorts, in Lenpur e cotone bio. Per il test ho scelto una location che fosse #noOilrun 🙂 Lo Zion Park. Temperature variabili dai 15 ai 30 gradi, umidità notevole, vento in quota e percorsi sfidanti.
Tanto per gradire ho fatto 20km, con quasi 1000 metri di dislivello.
Come pensate che sarebbero diventati i vostri indumenti dopo questa prova?
Il sintetico avrebbe sicuramente performato bene, traspirando e asciugandosi in fretta, ma sempre petrolio è in fin dei conti. Forse non avrebbe profumato di rose. Il cotone invece si sarebbe inzuppato, soprattutto sulla schiena sotto lo zaino, diventando pesante e raffreddandosi con la quota.
I capi Dorando?
La tshirt è rimasta leggera e si è asciugata in fretta, non ha fatto attrito con la pelle e non ha mantenuto cattivi odori. Gli shorts sono rimasti asciutti grazie alla mutandina interna in Lenpur e molto confortevoli sulla gamba grazie al cotone estremamente morbido.
Sulla pelle avere qualcosa di naturale garantisce un confort diverso, “coccoloso”, piacevole.
E per 20km ho di nuovo sognato che il mondo può veramente cambiare.
Thank you Dorando.
Voti:
Confort: 9
Traspirabilità: 9
Leggerezza: 7+
Design: 6
Prezzo: dipende… in confronto al sintetico 5, in confronto all’abbigliamento fashion 7
Potete trovare più informazioni su Dorando su www.dorando.it, su Facebook facebook.com/DorandoRunning e su Twitter twitter.com/DorandoRunning