TESTING SHOES: Kalenji Kiprun SD 2016

Già nel 2015 ho avuto modo di approcciare la collezione di scarpe per il running Kalenji, l’ho fatto con il dubbio normale del runner di media data, quello “che è un po’ di anni che corre”. Kalenji, brand dedicato alla corsa di Decathlon, ha avuto modo di stupirmi già l’anno scorso.

Molti di voi sono rimasti in dubbio e io stesso avevo qualche pregiudizio verso questo brand low cost. Per un runner la scarpa è fondamentale, è lo strumento insostituibile… Eppure Kalenji sta facendo grandi passi verso la tecnicità dei suoi mezzi da corsa.

La collezione Kiprun è una collezione completa di scarpe uomo e donna, divise in lunga e corta distanza a seconda dell’obiettivo e del tipo di corsa che si affronta.

Oltre ad essere completa, l’azienda sta facendo notevoli passi avanti nella ricerca, assoldando nella sua equipe ingegneri che di corsa ne sanno parecchio.

Ho testato questa scarpa, la Kalenji Kiprun SD (short distance) direttamente durante una gara, una gara, tra l’altro, a cui tengo molto: la Prom’ Classic, la 10km che ogni anno richiama migliaia di runners a Nizza, Francia.

La Prom’ Classic è una gara piatta, veloce, tecnica, grintosa. E richiede quindi una scarpa che assecondi la voglia di velocità.

Vi posso assicurare che la Kalenji Kiprun SD mi ha sostenuto nel mio tempo migliore degli ultimi 2 anni.

Passiamo quindi al test.

Guardiamola:

Di primo acchito l’apparenza non è delle migliori. E’ una scarpa essenziale, asciutta. Sembra “fatta di poco”, sembra che abbia poca tecnologia al suo interno. Sembra una scarpa tra le tante.

I colori sono belli e gradevoli, l’estetica piacevole, la tomaia affusolata. Certo, volentieri e facilmente la comparo alle New Balance Vazee Pace o alle Nike Air Zoom Elite… E onestamente la differenza nei dettagli si vede.

Detto questo so anche che esiste una differenza di prezzo che giustifica i dettagli.

La suola è secca, asciutta. Si percepisce la novità rispetto al modello 2015 (leggi qui recensione) : un elemento a forma di x percorre la suola all’altezza del mesopiede (elemento in azzurro nelle foto). E’ una parte più rigida che sembra dare sostegno.

La tomaia è seemless, saldata e in mesh leggera. L’allacciatura alta sulla caviglia e l’imbottitura sul tallone discreta.

All’apparenza niente di incredibile. Ma le cose vanno provate e non bisogna lasciarsi mai trarre in inganno. Altrimenti che ci starei a fare qui io 🙂

Quindi…

Infiliamola:

Il comfort è molto buono e apprezzo decisamente la leggerezza della scarpa e la suola, leggera e correttamente reattiva. Sento bene il suolo e tutto il piede.

Rispetto al modello precedente la tomaia in punta è più alta e lascia le dita molto libere. Per cui la stringo bene ai lacci per limitare il movimento del piede nella scarpa.

L’allacciatura è consistente e salda e anche se stringo bene non infastidisce il collo del piede. Questo è un gran vantaggio perchè se c’è una cosa che dà fastidio è proprio sentirsi irrigiditi dai lacci.

Il tallone è invece ben protetto e saldo.

Corriamoci:

consideriamo che ho fatto due corse differenti con queste scarpe: una corsa leggera il giorno prima della gara e la gara stessa, dove ho spinto il più possibile.

La scarpa reagisce bene in entrambi i casi. E’ confortevole a velocità moderata e abbastanza protettiva da sostenere appoggi non propriamente reattivi. Effettivamente, così mi spiegano gli ingegneri Kalenji, il sistema a X che avevo notato in suola, la UP Bar, serve appunto a sostenere qualsiasi appoggio, da neutro a leggermente pronatore. Questo la rende una scarpa universale, che va bene sia per i neutri in velocità sostenute, sia per i neutri in velocità più moderate. Per chi ha un appoggio in pronazione è comunque consigliata a velocità medio elevate. Non la consiglierei per i runners pesanti in ogni caso, proprio per la sua caratteristica leggera.

L’ammortizzazione è garantita da un sistema a livello tallone che esiste da 3 anni nella collezione Kiprun, il K Ring, una ciambella in schiuma morbida inserita sotto al tallone che garantisce morbidezza nell’appoggio.

In gara ammetto di aver corso bene, sentendomi supportata, ma con grande reattività.

Unico difetto è che sono piuttosto rumorose, “sciabattano” detto in parole povere. Questo credo sia dovuto al profilo piatto della suola. In ogni caso il rumore non influisce minimamente nella dinamica di corsa.

Consigliate per chi vuole provare la velocità o passare gradualmente a scarpe più leggere senza investimenti troppo elevati. Perfette per l’allenamento di velocità settimanale, anche epr chi non corre a livello alto.

A me sono piaciute, bravi Kalenji, siete sulla strada giusta!

VOTI:

AMMORTIZZAZIONE: 7

PROTEZIONE: 7

REATTIVITÀ: 8

LEGGEREZZA: 7

COMFORT: 7

PREZZO: 9 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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