TESTING SHOES: Nike Air Zoom Elite 8

Come dicono i francesi avevo già avuto un “coup de foudre” per la versione precedente di questa scarpa Nike non così tanto conosciuta… (leggi qui la recensione di Nike Zoom Elite 7)

Quello che cerco dapprincipio in una scarpa è sicuramente il comfort. Il mio piede ha da sempre necessità di non sentirsi costretto in una tomaia esageratamente costruita. Detto questo, per tipologia di corsa e dimensioni fisiche, non amo le “pantofolone”, quelle scarpe troppo morbidose e larghe e “sciabattanti”. Lascio quei modelli a chi ha pesi superiori e strutture più macchinose.

La mia scarpa perfetta è quindi morbida, con una tomaia morbida, ma non per questo lassa e spugnosa, con una suola reattiva, possibilmente con poco drop. Una scarpa leggera, ma non troppo natural, preferibilmente son una punta non troppo stretta per far sì che le mia dita continuino a potersi muovere.

Ecco, se cercate questo qualcosa, ve lo presento. La Nike Air Zoom 8.

GUARDIAMOLA:

Che dire, se dobbiamo dare un giudizio estetico, mi spiace per gli ammiratori degli altri brand, ma Nike non perde un colpo. Questa scarpa è bellissima, dei colori di tendenza del prossimo autunno: albicocca, vinaccia e antracite (se non ci credete leggete il report sulle tendenze fashion F-W 2015…), la mesh della tomaia ricca e intrecciata, il profilo fasciante a fusoliera.

La pianta va ad allargarsi al metatarso, mentre sul collo dei tiranti in materiale elastico promettono una buona stabilità.

La suola è la suola tipica Zoom: due cuscinetti ad aria interni danno reazione e ammortizzazione a punta e tallone, il profilo del battistrada a rombi la rende aderente e il profilo laterale a mezzaluna reattiva.

INFILIAMOLA:

Lo studio della calzata è perfetto. Rispetto a Pegasus, in commercio ad agosto (leggi qui la recensione della collezione Zoom 2015), la tomaia è più stretta sul collo per assicurare supporto in spinta e in generale la pianta più stretta e meno morbidosa, mantenendo il comfort.

L’allacciatura è decisamente efficace: allacciando anche gli ultimi fori (ricordatevi di farlo sempre), il piede è perfettamente stabile. Io, che prono leggermente, mi sento rassicurata nell’appoggio (anche se sono scarpe neutre!) e perfettamente sorretta si sente anche la mia caviglia

CORRIAMOCI:

Dal primo passo riconosco la suola Zoom, in assoluto di Nike la mia prediletta.

Leggere, reattive. In fase di spinta collaborano con i muscoli per spingere la falcata.

Leggere e veloci, soprattutto.

L’appoggio è buono, con un supporto niente male (se siete pesanti o forti pronatori comunque evitatele), anche se dopo i primi 5 km senti i muscoli stabilizzatori che devono lavorare maggiormente rispetto ad una A3 normale.

Faccio qualche 8/10 km prima di capire bene le differenze con il modello precedente. In generale, malgrado le Zoom Elite 7 fossero grandi scarpe, la versione 8 è migliorata nel supporto, decisamente più fasciante e nell’allacciatura. Mantenuta la reattività questa versione è più “facile” rispetto alla precedente proprio grazie alla possibilità di maggior tenuta sulla caviglia e sull’arco plantare.

La tecnologia Zoom le assicura velocità senza rinunciare all’ammortizzazione. Ottimale.

In vendita da ora qui!

Voti:

Ammortizzazione: 8

Protezione: 7

Reattività: 10

Leggerezza: 8

Comfort: 7 1/2

Design: 10 +

 

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