TESTING SHOES: The North Face ULTRA MT
Ho impiegato almeno un mese a testare queste scarpe di The North Face, malgrado non vedessi l’ora, per mancanza di condizioni meteorologiche adatte.
Come potete immaginare dalla forma e dalla suola, si adattano a percorsi scivolosi come fango e neve, e qui non vedo altro che terra secca e ghiacciata.
Ma ho provato ugualmente e vi parlo dei risultati.
Sono scarpe dall’apparenza molto tecnica e dai colori femminili, ho voglia di testarle, ma andiamo per ordine.
The North Face è un brand che da qualche anno si è buttato sul trail running, coinvolgendo atleti del calibro di Rory Bosio (vincitrice dell’ UTMB) e soprattutto sponsorizzando gare epiche come l’Ultra Trail du Mont Blanc e la Lavaredo Ultra Trail.
Io, da brava muntagnina conoscevo North Face per l’alpinismo: come scordare i bagagli delle spedizione alpinistiche più famose? Con il marchio ben in vista?
The North Face significa MONTAGNA e quindi anche trail running.
Veniamo alle The North Face ULTRA MT.
Guardiamole:
Sono belle, molto belle, viola e arancio, femminili.
Ma… Assomigliano incredibilmente alle Salomon Speed Cross (che io amo… recensione qui). Stessa suola in mescola unica tacchettata, stessa intersuola alta, stessa tomaia “a guanto”.
Probabilmente cambia tutto e non è al solo guardarle che possono dirsi uguali o meno, ma…
Se un’azienda produce scarpe praticamente identiche ad un’altra è perchè vuole mettersi in competizione. E tra l’altro la Salomon SpeedCross è tra i modelli più venduti e apprezzati, quindi è un paragone importante.
A vedere la Ultra MT si comprende subito che questo è un modello per distanze brevi e terreni scivolosi e difficili.
I tacchetti, alti diversi millimetri, sono fatti per aggredire il terreno, anche il più instabile. L’intersuola alta aiuta la presa e la stabilità in salita e la tomaia morbida si adatta al piede.
Il puntale è ben protetto per sopportare gli urti.
L’allacciatura con lacci sottili e tubolari avvolge il piede.
La tomaia in Gore tex assicura impermeabilità.
Infiliamole:
Sono soffici, la pianta del piede è larga. La sensazione di calore notevole.
Sono confortevoli.
Le allaccio belle strette perchè ho la sensazione che siano troppo larghe di pianta, ma la sensazione permane.
Più che altro a vederle da fuori, ai piedi sembrano grandissime. Mi “fanno il piedone” insomma… Sembrano scafandrate.
Questo perchè sono imbottite bene e scrupolosamente, cosa che le rende confortevoli, ma non troppo belle e affusolate.
In piedi sulle suole mi sento leggermente rialzata da terra, come per le SpeedCross: i tacchetti danno l’idea di essere “in alto” su piccole palafitte. D’Altronde sono scarpe da outdoor e sulla terra i tacchetti penetrano.
Corriamoci:
Sull’asfalto il piede fatica a piegare e nel tratto fino al sentiero, di circa 2 km, mi vengono i crampi alla pianta del piede. Questo perchè la suola è evidentemente rigida, quasi come se fosse un mini scarpone.
Sull’alluce sento il puntale, mi sento in trappola.
Diverso su sentiero: il grip è eccellente e i tacchetti affondano bene nel terriccio. La suola, rigida, dà sostegno in salita e permette buona reazione.
Questo ci fa capire che è una scarpa adatta a percorsi completamente sterrati e tecnici, che necessitano di una scarpa che funga anche da piccolo rampone.
Unico difetto: la pianta continua ad essere larga, troppo per il mio piede.
Impermeabilità ottima e resistenza alla trazione molto buona.
Consigliata a chi pratica km verticale, corsa in montagna su pietraie e percorsi tecnici.
Sconsigliata a chi predilige percorsi collinari e misti.
VOTI:
ADERENZA: 9
IMPERMEABILITA’: 10
PROTEZIONE: 7
TRAZIONE: 8
COMFORT: 6 (dovuto a larghezza pianta e rigidità eccessiva in piano)
DESIGN: 7